E’ iniziato stamane ad Astana – capitale del Kazakistan – poco dopo le 12:00 (ora italiana) l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader turco Recep Tayyip Erdoğan.
Il faccia a faccia avviene nella a margine del summit della Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia (CICA). Lo riferisce Ria Novosti, riportando fonti turche. C’è attesa sulle proposte che il leader turco farà a Putin per cercare una via diplomatica per mettere fine alla guerra in Ucraina.
“Mi auguro che grano e fertilizzanti russi saranno esportati attraverso Istanbul”, ha detto il presidente turco Erdogan durante l’incontro con Putin a margine della sesta Conferenza Cica. Lo rende noto l’agenzia turca Trt riportata da Ansa. Il presidente turco si è augurato anche che i prodotti russi possano così raggiungere i Paesi in via di sviluppo.
“Il potenziale hub del gas in Turchia può essere la piattaforma per determinare il prezzo del gas”, ha, a sua volta, risposto il presidente russo ad Erdogan. Alla Turchia arriva “la piena la fornitura di gas” perché si è rivelato “il partner più affidabile”, ha aggiunto Putin secondo quanto riferisce Ria Novosti.
“L’Asia, dove si stanno rafforzando nuovi centri di potere, svolge un ruolo importante nella transizione verso un mondo multipolare. Il mondo sta diventando un sistema veramente multipolare. L’Asia, dove i nuovi centri di potere si stanno rafforzando, svolge un ruolo importante, se non addirittura fondamentale”: lo ha detto il presidente russo Putin nel suo discorso al CICA riportato da Ansa.
“Mosca è favorevole alla creazione con altri Paesi asiatici di un sistema di sicurezza alla pari e indivisibile e si impegna al massimo per il suo sviluppo. Compiamo tutti gli sforzi insieme agli altri Stati asiatici per sviluppare un sistema di sicurezza alla pari e indivisibile basato su principi universali e riconosciuti del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”, ha aggiunto il leader russo.
“Come molti dei nostri partner in Asia, crediamo che sia necessario rivedere i principi del sistema finanziario globale, che per decenni ha permesso all’autoproclamato cosiddetto ‘miliardo d’oro’, che ha chiuso tutti i flussi di capitale e tecnologia, di vivere in gran parte a spese altrui”, ha affermato Putin riferendosi alla teoria del complotto (“golden billion“) secondo la quale un’indefinita élite tira i fili per accumulare ricchezze e distruggere la vita delle persone normali.
Come primo passo da compiere, Mosca auspica un uso più attivo delle valute nazionali nelle transazioni internazionali, che contribuirebbe “senza dubbio a rafforzare la sovranità finanziaria dei nostri Stati, a sviluppare i mercati dei capitali interni e rafforzare l’integrazione economica regionale”, ha spiegato Putin.
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