“Lo piangeranno tutti gli uomini buoni, in Argentina e nel mondo”. Un breve messaggio d’addio che vale più di una lunga orazione. Chi parla è Daniel Divinsky, editore, rivolgendosi a Joaquin Lavado, meglio noto come Quino, fumettista argentino di fama internazionale, scomparso a Buenos Aires a 88 anni. Disegnatore che ascese nell’Argentina del dopo rivoluzione, deve parte della sua fama al personaggio di Mafalda, che ideò proprio negli anni a cavallo tra i governi di Illia e Ongania.
Inizialmente scartato dalla società che avrebbe dovuto contribuire a pubblicizzare, Mafalda apparve ufficialmente nel 1964, divenendo in breve uno dei fumetti più apprezzati e tradotti nell’arte della vignetta. E contribuendo notevolmente alla fama di Quino, che si allontanò dall’Argentina della dittatura di Videla a metà anni Settanta, quando il suo personaggio più iconico era già nel cassetto da alcuni anni. Ma al quale era bastato appena un decennio per passare alla storia.
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