La polizia vietnamita ha arrestato un blogger per la pubblicazione nella rete di materiale considerato “inappropriato”. Hong Le Tho, 65 anni, è stato fermato a Ho Chi Minh City sabato scorso per la pubblicazione di articoli “dal contenuto inappropriato e con informazioni scorrette che riducono la fiducia nelle agenzie di Stato”.
Il caso segue un’ondata di arresti e sentenze di condanna per chi critica il governo, un giro di vite che ha messo in allarme gli Usa, che stanno cercando di costruire legami commerciali con l’antico nemico. L’arresto di Tho, meglio noto come Nguoi Lot Gach, arriva un mese dopo il rilascio di un altro blogger finito in prigione, Nguyen Van Hai, che ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro il trattamento dei prigionieri politici. Non è chiaro che cosa Tho scrivesse, perché l’accesso al suo blog richiede un invito. Ma il numero di utenti di Internet è salito a un terzo dei circa 90 milioni di abitanti del Vietnam, ed è uno dei pochi canali di dissenso in un Paese dove le proteste sono rare e i media strettamente controllati dallo Stato; e la popolarità dei blog politici è cresciuta enormemente nell’ultimo periodo.
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