Un nuovo attacco hacker è stato messo a segno contro i sistemi informatici del governo americano e sono stati violati i dati di 4 milioni di dipendenti federali. Fonti statunitensi hanno affermato che il gruppo di pirati informatici farebbe capo al governo cinese e, come riporta il Washington Post, la violazione del sistema informatico dell’office of Personnel Management, la più grave negli ultimi anni, risale allo scorso dicembre.
Immediata la risposta dall’ambasciata cinese a Washington, che avverte che “saltare a conclusioni e fare accuse ipotetiche non è responsabile ed è controproducente”. Inoltre il portavoce dell’ambasciata ha ricordato che Pechino ha fatto grandi sforzi per combattere gli attacchi informatici e che rintracciare la fonte di questo genere di attacchi oltre confine è estremamente complicato e difficile.
Questa volta ad essere stata colpita è la banca dati dell’ufficio per la gestione del personale federale e le informazioni che potrebbero essere state trafugate riguardano gli incarichi dei dipendenti, le valutazioni delle loro prestazioni, dettagli su training e formazione. La violazione potrebbe avere ripercussioni per il personale impiegato nelle diverse agenzie federali, ma anche in quelle sensibili come il dipartimento di Stato e quello per la sicurezza Interna.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha deciso di scendere in campo per le prossime…
Luigi Maria Grignion era nato il 31 gennaio del 1673 a Montfort-la Cane, un comune…
Nella meravigliosa cornice di Piazza San Marco, a Venezia, Papa Francesco celebra la Santa Messa…
Un incontro non con i giovani ma con le nuove generazioni. Per le quali il…
Un desiderio realizzato, quello di essere alla Biennale d'Arte di Venezia. Lo ha rivelato Papa…
Un incontro profondo e delicato, a contatto con la sofferenza e la speranza insieme. Papa…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni