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Una tuta robotica per far camminare anziani e disabili

Gli studi erano iniziati già l’anno scorso con un finanziamento iniziale di 900mila euro. I ricercatori di BioRobotica della scuola Sant’Anna di Pisa affermavano che “i disabili e gli anziani sarebbero tornati a svolgere le piccole mansioni quotidiane, potendosi muovere senza ausili ingombranti”: la messa a punto del dispositivo “Iuvo” sarebbe durata circa tre anni, ma già nel 2014, i 15 studiosi coinvolti nel progetto avrebbero illustrato i primi risultati.
Promessa mantenuta. All’internet festival che si terrà a Pisa dal 9 al 12 ottobre, il ricercatore Nicola Vitiello farà un punto della situazione sulla realizzazione della tuta robotica in grado di aiutare diversamente abili e anziani a tornare a camminare. Secondo quanto si apprende, quello che al momento ciò che è stato creato sono dei prototipi, modificati e perfezionati ogni giorno per essere ottimizzati fino alla completa simulazione del movimento umano.

Questa tuta viene legata alla vita e aderisce perfettamente alle gambe
fino a raggiungere i piedi.  I ricercatori sottolineano che Iuvo non sarà un semplice esoscheletro riabilitativo, ma un vero e proprio dispositivo generatore di moto, in materiali come fibre di carbonio e plastiche ad alta resistenza. L’ambizione della Sant’Anna è quella di poter competere, scientificamente e imprenditorialmente, con i grandi poli d’eccellenza della robotica del mondo: Stati Uniti e Giappone. Un esempio di ricerca che in Italia va a gonfie vele, che rispetta “gli appuntamenti” con i cittadini e che sfrutta al 100% i finanziamenti, con una determinazione che, rispetto a gran parte del panorama nazionale, va decisamente controcorrente.

«Il progetto “Iuvo” – commenta la professoressa di BioRobotica Maria Chiara Carrozza – è un’occasione unica per sviluppare una nuova tecnologia per l’assistenza motoria degli arti inferiori e, in generale per ottenere ulteriore conoscenza scientifica nell’ambito della robotica indossabile. Il finanziamento ottenuto dal progetto consolida lo sforzo dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna per ottenere tecnologie dedicate all’assistenza del cammino, nelle persone anziane».

 

Giulia Capozzi

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