Anche la fase investigativa ha avuto le sue colpe; parliamo ad esempio del fatto che troppo ci si è affidati alle indagini scientifiche, che evidentemente hanno dimostrato di non riuscire sempre a tirar fuori un colpevole, specie se i rilievi vengono effettuati in maniera approssimativa. C’è però anche un altro dato che fa riflettere. L’accanimento di certe procure nei confronti di questo o quel sospettato, di questo o quell’imputato, che nel caso del processo di Perugia ha portato al seguente risultato: chi aveva meno mezzi per difendersi, è il caso di Guede, è stato condannato. Chi invece ha potuto affrontare questi lunghi anni di processo, sborsando centinaia di migliaia di euro per avvocati e periti, alla fine è riuscito a dimostrare la propria innocenza. Una giustizia “classista” che mette davvero i brividi.
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