Un videogioco che insegna il primo soccorso

Un videogame senza scopo di lucro che insegna come far ripartire il cuore. Relive (tornare a vivere) è un progetto tutto italiano nato da un’idea di MINI-Vrem e sviluppato in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Italian Resuscitation Council e lo Studio Evil di Bologna.

Un “serious game”, cioè un gioco a scopo educativo, che sfrutta un’ambientazione piuttosto standard: una base spaziale su Marte nel 2185 dove però, invece di sparare agli alieni, bisogna aiutare i propri compagni a sopravvivere in un ambiente ostile. Relive utilizza Kinect, una periferica di gioco di X-Box che registra i movimenti delle mani e delle braccia e li invia a un software, elaborato ad hoc per analizzare profondità e frequenza del massaggio.

“Non si tratta di un gioco didattico, definizione che lo bollerebbe come qualcosa di noioso e “obbligatorio” – spiega Federico Semeraro, anestesista rianimatore membro del Consiglio direttivo di Italian Resuscitation Council (IRC), che ha guidato il progetto – ma di un videogioco a tutti gli effetti, divertente anche per chi non ha come scopo principale quello di imparare le tecniche di primo soccorso”.