Trovati su Cerere i “mattoni della vita”, le molecole che compongono le cellule

Per la prima volta sono stati osservati fuori dal nostro pianeta i “mattoni” della vita, le molecole organiche che costituiscono la cellula. Si trovano sul pianeta nano Cerere, l’asteroide più grande della fascia principale del sistema solare. La sua superficie è composta da un miscuglio di ghiaccio d’acqua e vari minerali, come carbonati e argille idrate; avendo subito un processo di differenziazione, il pianeta nano presenta un nucleo roccioso e un mantello di materiali ghiacciati e potrebbe ospitare un oceano di acqua liquida sotto la superficie.

Il 27 settembre 2007 la Nasa ha lanciato la “missione Dawn” che prima ha visitato Vesta (nel biennio 2011–2012) e poi è entrata in orbita attorno a Cerere il 6 marzo 2015. La nuova sorprendente scoperta, pubblicata su Nature sotto la guida di Maria Cristina De Sanctis dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), porta i colori della bandiera italiana perchè è stata fatta grazie a uno strumento Made in Italy. A vedere la presenza delle molecole organiche è stato infatti Vir, lo spettrometro fornito dall’Agenzia Spaziale Italiana con la guida dell’Inaf, e installato a bordo della sonda Nasa.

“Non avevamo mai visto così tanta chiarezza – ha spiegato De Sanctis – la presenza di materiali organici su altri corpi celesti. E, cosa ancora più importante, è che quasi certamente si sarebbero originati in loco, su Cerere, e non trasportati dall’impatto di altri oggetti”. Nello specifico, i dati indicano su Cerere la presenza diffusa di molecole organiche ‘alifatiche’, ossia quelle che compongono le pareti esterne delle cellule che si sarebbero formate direttamente sulla superficie del pianeta nano ricca di acqua ghiacciata.

“L’Italia ha un’esperienza più che ventennale su questo tipo di strumentazione scientifica largamente usato per le missioni di esplorazione del sistema solare”. Ha detto Barbara Negri, responsabile Asi dell’Esplorazione e Osservazione dell’Universo. “La scoperta della presenza di molecole organiche sulla superficie di Cerere – ha aggiunto – rappresenta un’ulteriore conferma della leadership italiana in questo campo”.