Una raccolta fondi organizzata dall’Associazione Onlus “Voglio Vivere” e destinata alla ricerca e alla cura per la lebbra, una realtà non ancora completamente debellata. Il 24 e 25 gennaio infatti si celebrerà la Giornata mondiale per i malati di lebbra, un appuntamento e un’opportunità per aiutare i Paesi più poveri dove questo tipo di urgenza sanitaria è ancora presente.
L’Ilep, Federazione delle associazioni che lottano contro la lebbra nel mondo di cui la Fondazione Raoul Follereau è membro fondatore, propone una strategia per il triennio 2015-2018 che possa interrompere la catena di trasmissione della malattia. Il progetto prevede di raggiungere tre obiettivi: il primo è quello di fermare il contagio, il secondo di prevenire le invalidità ed infine combattere l’esclusione favorendo il reinserimento sociale.
Sebbene il morbo di Hansen non esista più in moltissimi Paesi, continua a contagiare un uomo, una donna e un bambino ogni due minuti, soprattutto in Asia e in Africa. Negli ultimi 20 anni, circa 15 milioni di persone sono state curate con la polichemioterapia e sono guarite dalla lebbra. Tuttavia molti di loro continuano ad avere bisogno di cure per tutta la vita per i problemi legati alle disabilità, alle ulcere ed alle ferite causate dalla malattia.
La raccolta fondi permetterà alla Fondazione Raoul Follereau di acquistare il kit di cura di cui necessita ogni infermiere specialista di lebbra per curare i suoi pazienti, si potrà provvedere alle scarpe che proteggono i piedi insensibili di un malato o alla protesi tibiale per la mobilità dei contagiati in fase di guarigione.
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