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Oms: “Sigarette elettroniche, rischio dipendenza per i minori”

Fumare fa male, e per l’ Organizzazione mondiale della sanità (Oms) anche fare uso di sigarette elettroniche nuoce alla salute e, cosa ancor più grave tra i minorenni, si sta sviluppando una vera e propria dipendenza. Da quanto riportano gli esperti infatti il fumo prodotto dalle sigarette elettroniche non è solo vapore acqueo e fin quando non verrà accertato che i valori inalati non siano dannosi anche per le persone che si trovano vicine, sarà bene seguire delle raccomandazioni precauzionali.

L’Oms sostiene il divieto di vendita ai minori e l’interdizione di fumo nei luoghi pubblici chiusi e a riguardo ha realizzato un testo con una Convenzione quadro per la lotta anti tabacco.
Secondo dei dati accessibili, questo tipo di sigaretta presenta un grave pericolo in particolare per gli adolescenti e il feto. L’agenzia specializzata dell’Onu fa sapere che è contraria a tutti quegli aromi che evocano frutta, caramelle o bibite alcoliche integrati nel prodotto o a messaggi pubblicitari che ne vantano presunti vantaggi per la salute. Sempre secondo l’Oms si dovrebbero evitare gli argomenti secondo i quali le sigarette elettroniche aiutano a smettere di fumare tabacco “fino a quando i fabbricanti non forniranno dati scientifici”.

Un’ altra negatività evidenziata è che inalare quei vapori e quindi nicotina può avere effetti nocivi durante una gravidanza e può contribuire alla nascita di malattie cardiovascolari. A riguardo l’Oms riporta che “vi sono prove sufficienti per mettere in guardia i bambini e gli adolescenti, le donne in gravidanza e le donne in età fertile contro l’uso di inalatori di nicotina elettronici perché l’esposizione del feto e dell’adolescente alla nicotina ha conseguenze a lungo termine sullo sviluppo del cervello”.
I dati non sono confortanti: si stima infatti che 466 marchi sono ora presenti sul mercato e che l’anno scorso 3 miliardi di dollari sono stati spesi in tutto il mondo per le sigarette elettroniche. Le vendite potrebbero risultare moltiplicate per 17 entro il 2030.

Davide Chiossi

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