E’ stato inaugurato l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo che unifica le due strutture dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) già presenti sul territorio abruzzese: l’Osservatorio di Teramo e la Stazione Osservativa di Campo Imperatore. In l’Abruzzo sono presenti altri due importanti enti di ricerca: i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e il Gran Sasso Science Institute.
Alla cerimonia era presente anche la Ministra per l’Istruzione l’Università e la Ricerca, la senatrice Valeria Fedeli. Il nuovo ente astronomico rappresenta un grande risultato per l’astronomia abruzzese, che la Ministra Valeria Fedeli ha deciso di sottolineare con la sua presenza, dicendo in proposito: “L’istituzione dell’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica è un passo importante nella costruzione di un sistema che svolge un lavoro prezioso e prestigioso non solo di analisi e studio, ma anche di comunicazione e divulgazione scientifica. E lo fa con una forte vocazione internazionale ma rimanendo pervicacemente radicato nel territorio”.
La Ministra, riportata sul sito dell’Inaf, ha poi aggiunto: “Mostrare alle nuove generazioni le straordinarie opportunità che la ricerca scientifica può offrire in termini di crescita e sviluppo al Paese e farle entrare in contatto con le eccellenze già presenti sul nostro territorio è un importante investimento sul nostro futuro: formazione, sapere, scienza, innovazione sono fattori cruciali per affrontare in modo positivo le sfide che ci attendono in un mondo globalizzato e in rapida trasformazione, per governare i cambiamenti e addirittura orientarli e anticiparli”.
“Nonostante il suo forte impegno sul fronte internazionale – ha commentato il Presidente dell’Inaf Nichi d’Amico – il nostro Istituto Nazionale di Astrofisica pone molta attenzione ai rapporti col territorio. Questo consente di ribaltare proprio sul territorio l’eccellenza internazionale che caratterizza l’Istituto. I due insediamenti dell’Inaf in questa Regione, che oggi si fondono nel nuovo Osservatorio d’Abruzzo, con una massa critica sufficiente a consolidare l’autorevolezza scientifica che è già emersa a livello internazionale presso la sede di Teramo e offrirà al territorio una realtà interdisciplinare forte, in grado di attivare trasferimento tecnologico, progetti formativi, percorsi di turismo scientifico e percorsi di scuola lavoro”.
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