Adesso l’EnterovirusD68 coinvolge solo una fascia degli Stati Uniti, ma secondo il Cdc, il Centro Federale per il Controllo delle Malattie Infettive, il numero di casi finora registrato rappresenta solo “la punta dell’iceberg”. Potrebbe diventare un’epidemia. Per contrastare la malattia, al momento, non esistono vaccini. Nessuno riesce a spiegarsi perché si stia diffondendo tanto rapidamente: “Questo virus è per ora solo in dieci stati – afferma l’ex direttore del Cdc Richard Bresser – ma i virus non conoscono i confini, tutti devono essere pronti, arriverà anche da loro”.
Le prime intuizioni che sorgono rispetto a questa espansione così imprevedibile sono quelle dei gruppi anti-immigrazione, secondo cui l’esplosione sarebbe dovuta all’alto flusso di clandestini giovanissimi provenienti dal Sudamerica. Secondo altre fonti, invece, questo sospetto è infondato: gli unici casi internazionali di Enterovirus D68 paiono essersi registrati solo in Filippine, Giappone ed Olanda. Ma al momento tutte le ipotesi restano aperte.
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