“Riprendendo ciò che affermò Gesù, anch’io dico ‘meglio per lui che non fosse mai nato’”. Sono le parole, forti e amareggiate, dell’arcivescovo di Ferrara-Comacchio Luigi Negri pronunciate dopo la notizia del furto sacrilego avvenuto in una parrocchia della Diocesi ferrarese. “E’ stata sottratta una pisside contenente molte Ostie consacrate”; ha spiegato il prelato, ipotizzando, per il loro scopo, “il peggio“: “E’ un dolore che colpisce e addolora il cuore. In queste ore ho perduto la pace!”.
Dietro questo genere di atti sacrileghi, spesso attribuiti a qualche “bravata” giovanile, si celano invece troppo spesso interessi esoterici se non l’ombra tenebrosa delle sette sataniche. Stregoni, cartomanti e operatori dell’occulto pensano di poter rendere più efficace la loro magia se sfruttano i presunti “poteri” del Pane Celeste per creare filtri e pozioni che poi venderanno ad altissimo prezzo. Sembra un’assurdità, ma il Corpo di Cristo è divenuto un oggetto di mercato e può valere fino a diverse migliaia di euro, tanto che – dinanzi all’aumento esponenziale di furti di particole dalla chiese siciliane – l’arcivescovo di Monreale chiese a tutti i parroci della sua diocesi di conservare le Ostie in una cassaforte, e non più nel tabernacolo.
Peggio ancora quando il “Santissimo” cade nelle mani dei satanisti che lo usano (e abusano) nei loro blasfemi e indicibili riti, per evocare il diavolo insultando e calpestando Dio durante le messe nere. Si tratta di parodie, al contrario, delle celebrazioni cristiane, ma nelle quali si adora il maligno e non il Signore, il tutto associato a bestemmie, orge, gesti di autolesionismo, necrofagia e sacrifici…non necessariamente solo di gatti neri.
In tali ambienti l’Ostia consacrata, unita alle sostanze stupefacenti, è considerata la “comunione di Satana” ed impiegata all’interno di precisi rituali. Il Nemico, il Menzognero, illude gli adepti con false promesse di potere, successo, ricchezza e soddisfazione sessuale. Ma in tal modo gli individui vengono indotti a fare e farsi del male entrando in circuiti estremamente pericolosi per la salute del corpo, della mente e dello spirito.
Non esistono statistiche specifiche per il furto di particole, ma – scorrendo le cronache – sono decine i casi che avvengono nelle chiese o nei conventi ogni anno. Ancona, Castellammare, Montesilvano, Vigonza, Nerviano, Foggia, Cosenza, Messina (considerata la terza città “satanica” d’Italia, dopo Torino e Bologna), Perugia, Rapallo, Reggio Emilia, Formia e Campobasso… sono alcune delle chiese profanate (e a volte anche vandalizzate) nel 2016.
In una realtà sociale dove tutto è opinabile, questi crimini sono un segno dei tempi: si attenua nel popolo il senso religioso, diminuisce il sano rispetto per le cose sacre ed aumentano gli atti sacrileghi che, purtroppo, rivelano un “sottobosco” sociale composto da sette occulte e congreghe misteriche dedite ad autentiche nefandezze. Dinanzi a un panorama tanto tenebroso, facciamo nostra l’esortazione finale di mons. Negri che, pur profondamente addolorato per l’ignobile furto, ha invitato i fedeli a pregare la Madonna delle Grazie perché interceda presso Dio “Affinché ci restituisca il Signore”.
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