“La Cgil ha deciso di fare da sola proclamando fin da subito lo sciopero generale, la Uil si è poi accodata, noi continuiamo con la nostra linea che è di proposta oltre che di protesta”. Il leader della Cisl Annamaria Furlan marca un confine netto tra le sue scelte e quelle adottate dagli altri due Sindacati confederati, chiarendo una volta di più la sua opinione sullo sciopero indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre: “Non basta una giornata di sciopero, ci vuole una mobilitazione continua sui temi del lavoro. Noi – aggiunge – faremo tre grandi manifestazioni, a Milano, Firenze e Napoli e soprattutto abbiamo le nostre proposte”.
Affermazioni che però non inficiano il giudizio (negativo) sull’operato del governo, colpevole, ad avviso della Furlan, di non essere stato “sufficientemente attento alle questioni che ha posto il sindacato Confederale, soprattutto noi come Cisl”. D’altro canto ciò non significa che si possa essere sempre in linea con le decisioni prese dagli altri sindacati: “Il rapporto con la Cgil ha luci ed ombre, ci sono momenti in cui riusciamo anche con la Uil a esprimere obiettivi e percorsi unitari e momenti in cui sono diversi: oggi vediamo uno di quelli”.
La preoccupazione più grande rimane quella relativa ai fondi per la cassa integrazione anche alla luce dei dati forniti la settimana scorsa dalla Cgil: “I dati sulla cig confermano che il tema del lavoro è il grande assente nella politica italiana. Per la Cisl, invece – ribadisce la Furlan – è la priorità assoluta”.
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