“La donna immigrata appare come interprete principale di un lento e silenzioso sviluppo all’interno della società e la sua integrazione agevolerà il processo di edificazione e consolidamento di una società realmente multietnica ed interculturale” commenta Patrizia Di Dio, neo presidente di Terziario Donna Confcommercio. “Il mercato – aggiunge – è uno dei pochi settori in cui a differenza di altri, si possono affermare le pari opportunità. Infatti, il mercato è meritocratico, premia le capacità imprenditoriali, il know how, indipendentemente dal sesso, dall’etnia, dalla religione”.
Secondo il rapporto Confcommercio-Censis, dunque, il 70% dell’imprenditoria femminile straniera in Italia opera nel terziario: con 73.861 imprenditrici attive, questo settore rappresenta il più ampio bacino di imprenditoria femminile straniera, ma è un boom di straniere in tutti i settori: +3,7% in agricoltura, +5,8% nell’industria e +6,5% nei servizi. La percentuale più alta di straniere sul totale delle imprenditrici è riscontrabile nelle attività di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (13,5%), nelle attività di alloggio e ristorazione (9,8%), nei servizi di informazione e comunicazione (9,7%), e, infine, nelle attività commerciali (9%).
Il Centro Italia è la zona più multietnica con il 9,3% di imprese femminili guidate da straniere. Teramo e Trieste sono le province che hanno il rapporto più alto delle straniere sul totale delle imprenditrici del terziario con, rispettivamente, 13,8% e 13,7%. Tra le città metropolitane solo Milano e Roma sono tra le prime dieci, rispettivamente al quarto posto con il 13% e al settimo con l’11,8% di donne imprenditrici straniere.
Sempre secondo il Censis le imprenditrici più attive sono le cinesi, seguite dalle donne rumene e marocchine; uno scenario confermato da ExtraBanca, l’istituto di credito la cui clientela è composta per l’85% da cittadini stranieri, le cui clienti imprenditrici sono per il 60% cinesi, poi rumene e al terzo posto a pari merito marocchine e indiane, presenti soprattutto nella zona di Brescia, dove l’istituto ha una delle sue cinque filiali. “Attualmente, sulle oltre 1400 imprese nostre clienti il 78% sono guidate da stranieri, quasi un terzo sono gestite da donne”, continua Francesca Ingrosso, responsabile marketing di ExtraBanca: “Quanto alla forma giuridica, il 68% è rappresentato dalle ditte individuali, il 20% da società di capitali (Srl e Spa), il 10% da società di persone e solo l’1% da organizzazioni non profit. In generale, le donne rappresentano il 39% del totale degli imprenditori stranieri. Una quota notevole che indica come la componente femminile immigrata sia quanto mai attiva e non abbia paura di rischiare”.
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