La tecnologia fa passi da gigante nel campo informatico, tuttavia non riesce a proteggere i dati degli utenti. Infatti, è in aumento il cybercrime su tutto il globo: nel 2015 gli attacchi compiuti con finalità criminali hanno segnato un +30% rispetto al 2014. Sale anche il numero (39%) degli hacker compiuti per spionaggio. Sono i dati resi noti dal Rapporto Clusit 2015 presentato a Milano. Il testo evidenzia come cybercrime ed espionage fanno registrare un valore più elevato rispetto agli ultimi 5 anni.
Gli hacker si concentrano soprattutto sulle infrastrutture critiche come centrali elettriche, gasdotti e acquedotti. Pur rappresentando soltanto il 3% degli attacchi a livello globale, lo scorso anno l’incremento in questo comparto è stato del 154% rispetto al 2014. Sono i dati contenuti nel Rapporto Clusit 2015 che evidenzia inoltre come gli attacchi ai servizi online (mail, social network e eCommerce) e al “cloud” hanno registrato un +81%; tra i settori colpiti anche l’Automotive, +67% sul 2014. Secondo Clusit, è compreso tra i 300 mila e i 500 mila dollari al giorno il giro d’affari sul “Dark web”, sistema usato principalmente per la vendita di sostanze stupefacenti, frodi finanziarie, pedo-pornografia e organizzazioni terroristiche come l’Isis.
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