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ALTRO CHE “CERVELLO DI GALLINA”, I POLLI SONO SUPER INTELLIGENTI

Chi ha mai detto che possedere un cervello piccolo, come quello di una gallina, sia sinonimo di scarsa intelligenza? Nuovi studi rivelando il contrario: il cervello degli uccelli, pur se piccolo, contiene un numero di neuroni superiore a quello dei mammiferi, comprese alcune specie di primati. Lo hanno scoperto i ricercatori della Vanderbilt University, guidati da Suzana Herculano-Houzel, che per la prima volta hanno misurato il numero di neuroni presenti nel cervello di oltre una dozzina di specie di uccelli, dal minuscolo diamante mandarino all’emù, il secondo uccello più grande del mondo dopo lo struzzo.

“Ecco perché – spiegano i ricercatori sulla rivista dell’Accademia americana di scienze (Pnas) -, nonostante le minuscole dimensioni del loro cervello, gli uccelli sanno svolgere compiti cognitivi complessi. Tutti hanno più neuroni ‘impacchettati’ rispetto ai mammiferi e persino ad alcuni primati con la stessa massa cerebrale”. “Per molto tempo dire a qualcuno che aveva un cervello da gallina era considerato un insulto – commenta Herculano-Houzel – Ora invece dovrebbe essere considerato un complimento”.

Da tempo i ricercatori si interrogavano sul perché alcuni uccelli, come pappagalli e corvi, fossero capaci di realizzare e usare strumenti, risolvere problemi, trarre conclusioni di causa-effetto, riconoscersi in uno specchio e fare progetti per il futuro. Queste capacità, che si ritenevano essere di esclusivo dominio dei primati, sono dovute ad un’area del cervello associata al comportamento intelligente, detta proencefalo, che contiene molti più neuroni di quanto finora stimato; tanti quanti i primati di medie dimensioni.

“Abbiamo scoperto che gli uccelli, specialmente quelli canterini e i pappagalli, hanno un gran numero di neuroni nella parte del loro cervello che corrisponde alla corteccia cerebrale – continua – che è legata a funzioni cognitive come la programmazione futura. Ecco perché hanno un livello cognitivo complesso almeno come quello dei primati”. Ciò è possibile grazie alla conformazione del loro cervello, molto più piccolo ma pieno zeppo di neuroni, di più rispetto ai mammiferi.

Ad esempio nel cervello degli uccelli canterini c’è il doppio dei neuroni di quello dei primati con la stessa massa, e dalle 2 alle 4 volte in più di quello dei roditori. Non solo hanno una maggiore densità di neuroni, ma la proporzione di neuroni nel proencefalo è nettamente più alta. “Nel concepire i cervelli, la natura ha due parametri da usare: dimensione e numero di neuroni e loro distribuzione tra i vari centri cerebrali – conclude Herculano-Houzel – Negli uccelli ha usato entrambi in abbondanza”.

Edith Driscoll

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