Altro che cuoco pluristellato: versa, mescola, taglia, padella e impiatta con vera maestria. Si tratta del robot-chef che governa la prima cucina al mondo interamente automatizzata. Non ha cuore, passione e testa, ma 20 motori, 24 giunzioni e 129 sensori che riescono a riprodurre esattamente i movimenti di due braccia umane e riuscendo a eseguire alla perfezione oltre 2.000 ricette.
Il prototipo è stato svelato alla fiera della tecnologia di Hannover dagli ingegneri britannici della Moley Robotics, che per il 2017 puntano a mettere sul mercato un modello di cucina automatizzata ancora più avanzato, in cui il robot-chef sarà in grado di usare anche frigorifero e lavastoviglie. Le braccia robotiche, sviluppate dalla Shadow Robot Company, funzionano come un vero e proprio apprendista cuoco: imparano gesti e procedimenti registrando le azioni umane in 3D, per poi convertirle in movimenti precisi ed eleganti.
Per metterle alla prova, basta scegliere il menù desiderato toccando il display touch-screen della cucina oppure, da remoto, usando la app scaricata sullo smartphone. A quel punto la cucina prende vita, le porte di vetro di sicurezza la blindano e le braccia robotiche (normalmente nascoste alla vista) escono allo scoperto, iniziando a preparare i manicaretti ordinati. Una dimostrazione pratica è stata data anche alla fiera di Hannover, dove il robot-chef si è cimentato nella preparazione di una zuppa di granchio secondo gli insegnamenti impartiti dal cuoco statunitense Tim Anderson, vincitore dell’edizione britannica del programma televisivo Master Chef.
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