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Addio a Gucci, Frida Giannini e Patrizio di Marco lasciano l’azienda

Frida Giannini, direttore creativo di Gucci, e Patrizio Di Marco, Ceo della società lasceranno i rispettivi incarichi. A sostituire Patrizio Di Marco, che lascerà l’azienda il primo gennaio 2015, sarà Marco Bizzarri. Quanto a Frida Giannini lascerà il suo incarico alla fine del mese di febbraio, dopo la presentazione della sua ultima collezione donna autunno/inverno 2015-2016 a Milano. “E’ stato un piacere per me lavorare con Patrizio in questi anni – ha dichiarato nella nota ufficiale diffusa questa mattina Francoise-Henri Pinault, presidente e Ceo del gruppo Kering – le performance ottenute da Gucci durante il suo incarico avvalorano il suo successo. La sua visione strategica, la sua passione, la sua dedizione e il suo carisma sono stati essenziali per portare Gucci dove si trova oggi. Desidero ringraziarlo di cuore ed augurargli in meglio per i suoi progetti futuri”.

Patrizio Di Marco per sei anni nel ruolo di Ceo di Gucci è stato al vertice della maison. Frida Giannini, che nel 2006 ha assunto il ruolo di unico direttore creativo della casa fiorentina, ha decisamente rinnovato il marchio storico. “Desidero ringraziare Frida per la sua straordinaria passione, dedizione e per il suo contributo alla storia di Gucci – ha dichiarato nel ringraziarla Pinault – E’ stata l’unico direttore creativo di Gucci per quasi un decennio. Questo è un risultato davvero notevole considerando il livello di responsabilità enorme come supervisore di tutti gli aspetti relativi al prodotto e all’immagine per un marchio così globale durante un periodo di tempo così lungo”.

Il nuovo Ceo, Marco Bizzarri, viene dallo stesso gruppo, in particolare dal 2009 ha ricoperto la stessa carica in Bottega Veneta e dall’aprile di quest’anno è stato Ceo della divisione ‘Luxury-Couture & Leather Goods’ di Kering, ruolo che lo stesso Pinault ricoprirà ora ad interim fino alla nomina di un nuovo responsabile. Per il marchio fiorentino che ha 93 anni, “uno dei marchi di lusso più iconici, meglio conosciuti ed autorevoli del mondo”, Pinault assicura per il futuro “un nuovo capitolo di successo della sua eccezionale storia”.

Sara Sbaffi

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