Un’impresa non facile quella di rendere agibili in tempi rapidi gli istituti scolastici danneggiati a causa degli scontri e riportare un clima sereno tra i giovani studenti. Impresa resa possibile grazie all’operazione militare israeliana “Margine protettivo”, che in cinquanta giorni di tregua ha ripristinato 252 scuole, investendo 150 mila dollari.
Molti edifici scolastici sono andati distrutti, altri sono stati adoperati dalla Caritas Jerusalem per accogliere migliaia di sfollati, intere famiglie rimaste senza casa. “Quanti bambini morti? Quanti quelli feriti e mutilati che non potranno frequentare le lezioni?” afferma sconfortato padre Hijazin. “Tornare a scuola non sarà facile, non possiamo chiedere ai nostri alunni di aprire subito i libri. Ma prima è necessario aprire i cuori, raccontare ciò che abbiamo vissuto, ciò che di male abbiamo visto. Psicologicamente sono bambini e giovani distrutti”.
Gran partita all’Olimpico tra Roma e Juve. Lo spettacolo non manca, le emozioni pure e…
Continuano le proteste degli studenti pro-Gaza. A Bologna, un centinaio di universitari hanno montato delle…
Il presidente cinese, Xi Jinping, è atterrato in Francia per una visita di stato mai…
Si è svolta alla presenza della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la cerimonia del raduno…
Fin da bambini, impariamo l'esperienza dell'amicizia. Tanto bella quanto impegnativa, specie quando si rende duratura…
Monito delle agenzie di Intelligence d'Europa, che allertano i governi sulla possibilità di sabotaggi da…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni