Stromboli: la colata lavica in mare è un’attrazione per i turisti

La lava deriva dal collasso del fianco del cratere Nord; l'INGV- OE di Catania tiene la zona sotto osservazione

Lo spettacolo dell’eruzione dello Stromboli, cominciata ieri, con la lava che finisce in mare, diventa una attrazione per i primi turisti che hanno raggiunto le Isole Eolie. Diverse barche, yacht, gommoni si sono riversati con vacanzieri a bordo lungo la sciara del fuoco dove è visibile l’eruzione. E mentre l’attività esplosiva continua ad essere intensa, l’l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, dopo sorvolo effettuato dai vulcanologi con l’elicottero dei Vigili del Fuoco, ha accertato che “il flusso piroclastico si è originato dal collasso del fianco del cratere nord che ha prodotto un trabocco lavico che si sta riversando lungo la Sciara del Fuoco fino a raggiungere la linea di costa”.

Salvo Cocina, direttore generale della Protezione Civile della Regione Siciliana ha riferito che la nube piroclastica è giunta fino in Calabria.

Cosa dice INGV-OE

Secondo gli esperti dell’INGV, continua ad essere alimentata la colata lungo la Sciara del Fuoco sullo Stromboli. Inoltre prosegue l’attività di spattering nel settore Nord e a tratti anche nel settore Centro-Sud. Si osservano in maniera discontinua episodi esplosivi più intensi E’ quanto emerge da un report dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania. L’andamento del tremore mostra oscillazioni tra valori medio-alti e medio-bassi. Per quanto riguarda l’ampiezza degli explosion-quakes non si registrano variazioni significative. I segnali delle reti di monitoraggio delle deformazioni Gnss e clinometrica non mostrano variazioni significative.