Java: la Chiesa si mobilita per soccorrere le vittime dell’alluvione

La Chiesa Cattolica scende in campo per aiutare la popolazione di Banjarnegara colpita nei giorni scorsi da una forte alluvione che ha causato gravi danni al territorio e provocato la morte di 57 persone. A quattro giorni dal disastro, i soccorritori stanno ancora scavando nella melma e nel fango alla ricerca di eventuali dispersi.

Per affrontare la situazione di emergenza la parrocchia di Sant’Antonio ha allestito due centri di accoglienza, il primo è situato nei locali all’interno della Chiesa al centro di Banjarnegara, il secondo è situato in una cappella per la preghiera a Karangkobar, il villaggio più vicino all’area interessata dallo smottamento.

I volontari che in questi giorni si alternano nella zona parrocchiale informano che servono con urgenza cibo, acqua potabile e altri generi di prima necessità come coperte, lenzuola e medicine. Christy Mahendra, sacerdote della diocesi di Purwokerto è stato aperto un conto bancario per raccogliere i fondi destinati agli sfollati e aggiunge: “Col passare delle ore sono sempre di più i fedeli che danno un aiuto, per contribuire alla missione della Chiesa che vuole farsi trovare pronta nelle situazioni di emergenza”. Non sono mancati gli aiuti della Caritas locale, di numerose persone appartenenti alle diocesi circostanti e dall’Università cattolica Sanata Dharma di Yogyakarta