Salvini pensa a sindaci modello Giuliani

Via i prefetti e più poteri ai sindaci nella gestione della sicurezza delle città. E' una delle idee su cui potrebbe lavorare il neo ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

Modello Usa

Fresco di giuramento, a domanda precisa ha riposto: “L'Italia deve avviarsi verso una struttura più moderna e un Paese moderno e federale punta tutto sui sindaci. Lo ha scritto Einaudi che non era certamente un pericoloso eversivo, quindi non vedo perché non si possa fare”. Gli esempi cui ispirarsi nel panorama internazionale non mancano. Quello più spesso ricordato è Rudolph Giuliani, l'ex sindaco di New York che, durante il suo mandato, ha assestato un colpo decisivo alla mafia italoamericana della Grande Mela

Beni sequestrati

In agenda Salvini ha diverse priorità. Una di queste è la gestione dei beni sequestrati al crimine organizzato, che il titolare del Viminale vorrebbe mettere a patrimonio. “Maroni da ministro lavorò molte bene su questo – ha spiegato – se lo Stato riuscirà a gestirli sempre meglio, garantendo posti di lavoro, qualcuno si renderà conto che sicuramente lo Stato è sempre meglio della mafia”. 

Sicurezza

Il primo provvedimento che arriverà dagli Interni sarà sulla sicurezza. “Parlerò con i miei collaboratori al ministero. Ci hanno votato per portare più sicurezza e quindi faremo cose che portano più sicurezza. Ho diverse idee in testa”. 

Lega e Viminale

Nonostante il doppio ruolo di vicepremier e ministro, Salvini ha confermato che non lascerà la guida di una Lega rigenerata e diventata partito a vocazione nazionale. “Per gestire le due cose basta volerlo” ha sottolineato. “Comincerò subito a lavorare, sarò in ufficio ma anche in piazza“. E il governo con i 5 Stelle, quanto dura? “Cinque anni? Mi auguro almeno dieci”.