Come scommettere sulla pace

Da sempre proponiamo l’obiezione di coscienza alle spese militari e abortive, accanto alla scelta del servizio civile. Dice don Oreste Benzi: “Testimonianza vuol dire martirio, vuol dire entrare nei fatti. La via del martirio è la via della nonviolenza attiva, non parliamo per essere applauditi, ma nemmeno stiamo zitti per paura di essere fischiati, parliamo per un’altra speranza che abbiamo nel cuore di Colui che dice: ecco, faccio nuove tutte le cose”.

Vogliamo una svolta culturale, una svolta epocale: istituire il Ministero della Pace per creare una cultura di pace, per portare nelle scuole un’educazione alla pace, per istituire gli assessorati della pace. Chiediamo un Ministro della pace che ci creda, che faccia sul serio, che coinvolga i giovani per un servizio della patria veramente civile e umano, costruttivo”.
Noi chiediamo, fin tanto che ci sarà un esercito, la possibilità di un’opzione fiscale alle spese militari. Se non ce la concedono, faremo obiezione alle spese militari.

Chiediamo ai nostri parlamentari e a chi governa un investimento economico sul Servizio civile, perché i giovani coinvolti siano 150 mila e non solo 35.000. Non ci sono i fondi? Tagliamo i vitalizi e le pensioni d’oro per sostenere i giovani e le famiglie.

Proponiamo una rivoluzione mentale, una nuova intelligenza d’amore: l’Italia diventi una superpotenza della nonviolenza. Partendo dalla scuola e anche dal mondo della Chiesa, i nostri vescovi, i nostri pastori, perché anche loro diventino sempre più educatori di pace. “Misericordia e verità si incontreranno, giustizia e pace si baceranno”.

Tratto da “Sempre”