SARA’ PUBBLICATO IL COLOSSALE EPISTOLARIO DI PUCCINI

A breve potremo leggere tutti il monumentale carteggio di Giacomo Puccini. Uscirà infatti il primo volume, ma l’opera nel complesso consterà di nove volumi, e ricoprirà un arco temporale cheva da 1877 al 1924. Questo primo volume delle Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini, contiene 784 lettere dal 1877 al 1896, delle quali più di 150 pubblicate per la prima volta e le altre presentate in nuove trascrizioni, emendate sulle fonti o con datazioni più coerenti nei casi in cui gli autografi ne fossero privi.

Curato da Gabriella Biagi Ravenni e Dieter Schickling, l’epistolario copre un ventennio che costituisce il più significativo della vita del musicista e, sul piano professionale, illustra la fase finale dei suoi studi e la maturazione artistica: da “Le Villi” e dall’”Edgar”, al primo successo di “Manon Lescaut”, fino alla consacrazione definitiva de “La bohème”.

Le lettere contenute attestano anche grandi qualità di scrittura. Alla diversità dei destinatari e degli argomenti affrontati, corrisponde un’altrettanta varietà di torni e di stili. Dall’affettuoso, amichevole e confidenziale, si passa a toni formali, professionali. Tra le righe si mescolano la cronaca quotidiana, la richiesta spicciola, la citazione colta, ma anche linguaggi licenziosi e imprecazioni. Non è raro trovare un’inclinazione poetiche nelle numerose rime che scandiscono la prosa, spesso come risposta a lettere in versi degli interlocutori. Particolare anche la vena grafica, infatti ad alcune parole chiave il compositore ha sostituito alcuni disegni, e anche lo spazio dei fogli e delle cartoline è utilizzato in maniera particolare.

L’opera sarà presentata a Lucca, presso la Cappella Guinigi del complesso conventuale di San Francesco, in via della QUarquonia, venerdì 5 giugno alle ore 17.30. Interverranno Arturo Lattanzi (Fondazione Cassa Risparmio Lucca), Virgilio Bernardoni (Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini), Daniele Olschki (Casa Editrice Leo S. Olschki), Mauro Tulli (Università di Pisa), Paolo Fabbri (Università di Ferrara, Fondazione Donizetti), Vittorio Coletti (Università di Genova).