LIBIA VERSO IL COLLASSO, LEON: “SENZA ACCORDO VINCERÀ LO STATO ISLAMICO”

La situazione in Libia è sempre più in bilico, senza un accordo tra le due parti l’unico vincitore sarà l’Isis. E’ l’avvertimento dell’inviato speciale dell’Onu Bernardino Leon secondo cui la guerra civile in corso nel paese non fa altro che rafforzare i terroristi che  approfittano di questa fragilità interna per conquistare terreno. Leon fa notare come circa sei mesi fa la presenza dello Stato Islamico nel Paese era ridotta all’Est della Libia, in poco tempo si è diffuso a macchia d’olio nell’intero territorio, da Tripoli a Sirte, alla zona meridionale.

Secondo l’inviato speciale dell’Onu, bisogna capire l’urgenza di arrivare ad un risultato positivo nei negoziati per la creazione di un governo di unità nazionale: “Gli esperti – sottolinea Leon– ci dicono che oggi è ancora possibile fare fronte a Da’esh ( acronimo arabo dell’Isis) in Libia ma se non c’è un accordo e la guerra continua, sarà molto più difficile in futuro”. Senza un’intesa all’interno del Paese sarà il terrorismo ad essere avvantaggiato.

“Il Paese non ha più tempo – sottolinea drammaticamente l’inviato speciale dell’Onu  – la Libia è sul punto di collassare, dal punto di vista politico ed economico”. Ipotesi confermata nell’incontro tra Leon e il governatore della Banca Centrale del Paese: “Le difficoltà sono ovunque”. Per cercare di affrontare questa emergenza, si sta lavorando ad una quarta bozza di accordo con cui si spera di raggiungere un risultato nelle “prossime 3-4 settimane”.

Se negli ultimi negoziati si è arrivati ad un’80% di convergenza, ora resta lavorare sull’ultimo 20% che sembra essere il più difficile, per fare questo spiega Leon “non cerchiamo di avere il 100% di soddisfazione da tutte le parti perché non è possibile, ma bisognerà fare concessioni”.