Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono nelle mani degli islamici, ma non dell’Isis

Su Yotutbe è apparso un video di soli 23 secondi registrato il 17 dicembre scorso che sembra mostrare le due volontarie italiane, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sequestrate in Siria il 31 luglio scorso. Le due sarebbero ostaggio dei qaedisti del fronte Jubath al Nusra e non dei rivali jiahdisti sunniti di Isis come si era pensato in un primo momento. Le due ragazze sono vestite di nero con un velo in testa e mostrano un foglio di carta con su scritta la data del 17 dicembre. Nell’audio, in inglese, una delle due rivolge un a “supplica al governo italiano” dicendo che la “loro vita e’ in grave pericolo” e che “il governo italiano ed i loro mediatori sono responsabili delle nostre vite”.

Le immagini fanno vedere le giovanu con una tunica nera lunga che copre loro corpo e capelli. A parlare è una solo di loro, Greta, mentre l’altra, Vanessa, tiene in mano il foglio dove si legge la data di mercoledì 17 dicembre 2014. Rispetto alle fotografie circolate sul web prima del rapimento, le ragazze appaiono molto dimagrite e dai tratti particolarmente tirati.

“Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo”, dice in inglese con un forte accento italiano e tenendo gli occhi bassi, la prima delle ragazze. “Supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in estremo pericolo e potremmo essere uccise”, prosegue con tono provato. “Il governo e i suoi mediatori sono responsabili delle nostre vite”, conclude senza mai guardare la telecamera mentre l’altra giovane italiana guarda con preoccupazione chi evidentemente ha ordinato loro di fare il video.

La trattativa è “in una fase delicatissima: consentiteci di lavorare in silenzio” affermano fonti dei servizi segreti. Il papà di Vanessa, Salvatore, si mostra moderatamente ottimista: “Sono le prime immagini di Vanessa e Greta da mesi, sembra stiano abbastanza bene anche se in una condizione difficile. Siamo contenti di averle viste, siamo ottimisti”.