Spuntano i nomi di due ex primi ministri e di un commissario europeo
Se fosse davvero successo quello che si sospetta le casse dello Stato greche avrebbero perso 23 miliardi di euro in 10 anni dal 2000 al 2010; la storia è quella di una maxitangente da 50 milioni: l’avrebbe pagata la casa farmaceutica Novartis ai politici greci in cambio di un aumento dei prezzi dei propri prodotti sul mercato e per farli acquistare dal servizio sanitario nazionale. Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha annunciato la linea dura: "Voglio rassicurarvi sul fatto che il nostro governo non smetterà di chiedere i soldi della compagnia Novartis Pharmaceutical, soldi di cui i cittadini greci sono stati privati. Non faremo quello che ha fatto il governo di coalizione Samaras-Venizelos, quando smise di rivendicare riparazioni per fare un favore a Siemens".
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