La Sampdoria si aggiudica il 114mo “Derby della Lanterna”. I blucerchiati replicano il successo dell’andata. Ciò non accadeva dal 1960. La squadra di Ferrero conquista il settimo risultato utile consecutivo (la Samp infatti non perde dal 22 gennaio). Tutto il contrario per i cugini del “grifone”. Nel 2017, il Genoa non ancora riuscito a conquistare una vittoria.
In campo è subito duello, in particolare a centrocampo, dove i ritmi calano a tratti, ma ciò è dovuto al fatto che spesso le due squadre difendono con tutti i giocatori a disposizione. In un primo privo di emozioni, è la Sampdoria a provarci per prima: al 9′ Muriel, servito da Linetty, lancia di poco fuori un “piattone”. La risposta del Genoa arriva dieci minuti dopo, con Pinilla che, imboccato da Simeone, trova i piedi di Viviano sulla conclusione rasoterra. Il grifone a momenti riesce meglio a trasformare in offensiva la fase difensiva proprio grazie a Simeone, spesso sacrificato come “disturbatore” di Torreira.
Nella ripresa, le due squadre abbassano la difensiva allungandosi in avanti, segno di voler vincere a tutti i costi. Il registro è lo stesso del primo tempo, con la Samp pi intraprendente a livello offensivo. Ancora una volta è Muriel a rendersi pericolo: al 6′, il brasiliano si accentra in area e fa partire una conclusione di sinistro che si infrange sulla traversa di Lamanna. Cinque minuti dopo sono ancora i blucerchiati a sfiorare il gol, stavolta con Quagliarella che spalle alla porta si gira calciando fuori di poco. Al terzo tentativo, Muriel trova il gol: al 26′, l’ex Udinese ruba palla a Munoz su un passaggio centrale di Ntcham e infila di piatto il portiere del Genoa sul secondo palo. Il Genoa prova a scuotersi, Mandorlini modifica anche il modulo in un 4-2-4, ma fatta eccezione per un sinistro debole di Laxalt al 45′, Viviano non viene disturbato.
“Non ero stanco però mi dispiaceva per Enrico Preziosi perché è un bravo presidente e nei momenti di difficoltà non si deve sparare sulla croce rossa”. Così Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, al termine del derby, spiega perché abbia rinunciato al giro di campo come aveva invece annunciato nei giorni scorsi. “Puntare all’Europa? E’molto difficile, pensiamo piuttosto alla Juventus (prossimo avversario, ndr) perché dobbiamo fare un regalo ai romanisti che a Roma mi insultano tutti. Però l’anno prossimo saremo la squadra da battere. Dediche? Non ce ne sono: i ragazzi devono stare sul pezzo e guai a chi si monta la testa. Domenica c’è la Juve e dobbiamo andare in campo con la stessa intensità”.
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