Lazio, vittoria e sedicesimi. Pari amaro per Milan e Atalanta

Due pareggi simili ma dal sapore diverso quelli ottenuti da Milan e Atalanta nella quarta giornata della fase a gironi dell'Europa League. I rossoneri, dopo il pari a reti bianche di San Siro, replicano l'opaca prestazione milanese rimediando uno 0-0 privo di emozioni ad Atene, contro l'Aek. Il punto guadagnato permette a Montella di restare in testa al Gruppo D ma conferma i problemi di efficacia emersi nelle ultime uscite, in Italia come in Europa. Più sfortunato (ma altrettanto opaco) il pareggio dell'Atalanta sul campo dell'Apollon Limassol, rimontata al 93esimo minuto dalla rete di Zelaya, con la quale i ciprioti raggiungono i bergamaschi passati in vantaggio con la rete di Ilicic. Una beffa che costringe Gasperini a rimandare l'accesso ai sedicesimi di finale, pur mantenendo la vetta del girone (in coabitazione con il Lione) con 8 punti. Pratica archiviata, invece, per la Lazio di Simone Inzaghi che fa bottino pieno contro il Nizza (1-0) e vola ai sedicesimi.

Aek Atene – Milan 0-0

Una vittoria sarebbe sicuramente servita alla banda di Montella per ritrovare un po' di fiducia. Il poker rifilato al Chievo, per il momento, si sta rivelando un lampo di luce in un periodo decisamente ombroso per i rossoneri di Milano. Ad Atene, il Milan non vince e, soprattutto, non convince di fronte a un Aek tutt'altro che irresistibile. A nulla è valso il rientro fra i titolari di Bonucci e l'impiego in avanti della coppia Silva-Cutrone: il match di Montolivo e compagni è trascorso nell'anonimato, riservando ben pochi sussulti. Molti di più gli interrogativi lasciati dal match di Atene: il Milan, infatti, è apparso privo di motivazioni, scendendo in campo con atteggiamento molle e del tutto privo di spunti. Quelli, stavolta, non sono arrivati nemmeno dall'uomo dell'estate, Patrick Cutrone, inoffensivo per 45' e tolto dal campo a inizio ripresa da Montella. Decisamente più pungenti gli attaccanti greci, anche se altrettanto imprecisi degli avversari. Quello che ne esce è un match che regala l'unico sussulto dopo 10 minuti del secondo tempo quando Montolivo, imbeccato da Locatelli, coglie il palo con un bel diagonale di destro.Troppo poco, però, per battere l'Aek e centrare la qualificazione con due turni d'anticipo: il passaggio del turno è rimandato; gol e vittoria anche.

Apollon – Atalanta 1-1

Accesso ai sedicesimi posticipato anche per l'Atalanta di Gasperini, bloccata sull'1-1 dai ciprioti dell'Apollon. Una partita più complicata del previsto per gli orobici, apparsi anche in questa uscita non al meglio delle proprie condizioni. Una circostanza prevedibile, a fronte di un doppio impegno che, inevitabilmente, costa brillantezza ed energie alla Dea la quale, comunque, ha assaporato a lungo la vittoria esterna e il passaggio del turno prima di subire il gol-beffa di Zelaya al 93'. Fin lì, la prestazione dei nerazzurri non era stata particolarmente esaltante, con i padroni di casa ben organizzati e più freschi atleticamente, bravi a mantenere la partita sul filo anche dopo lo svantaggio provocato dal rigore di Ilicic, da lui stesso procurato. E' più o meno da quel momento che i ritmi dell'Atalanta calano, consentendo agli avversari di alzare il baricentro e rendersi pericolosi. Eppure, l'occasione migliore capita proprio alla Dea, con Petagna che infrange sul palo il colpo di tesa del 2-0, dopo aver cercato di sfruttare al meglio una sponda area di Caldara. A una manciata di secondi dal termine, quando il peggio sembra passato, Zelaya trova il guizzo vincente, girando in rete di testa il cross della disperazione. Un pareggio giusto per quanto si è visto: in virtù del 3-0 del Lione sull'Everton, comunque, Gasperini resta in testa al girone.

Lazio – Nizza 1-0

E' bastato invece un autogol di Le Marchand, alla Lazio, per aver ragione del Nizza di Balotelli e approdare allo step successivo dell'Europa League. La squadra di Inzaghi, all'Olimpico, infila la nona vittoria consecutiva tra campionato e coppe, strappando l'1-0 contro i francesi e aggiudicandosi la qualificazione con due turni di anticipo. L'allenatore biancoceleste ricorre al turnover per l'impegno europeo, lasciando in panchina il bomber Immobile e concedendo una chance da titolare al portoghese Nani. Senza la punta partenopea, però, la Lazio fatica a trovare la via della rete e spunti interessanti in zona gol. Anche per questa ragione, il match dell'Olimpico sfila in modo sostanzialmente equilibrato, con i padroni di casa a fare la partita e a provare qualche percussione sugli esterni, soprattutto con un ispirato Lukaku, senza tuttavia collezionare clamorose occasioni da rete. L'impasse dei 90 minuti si infrange nel secondo dei tre di recupero, quando Parolo gira di testa verso la porta di Benitez trovando la deviazione decisiva di Le Marchand. Una rete che vale i tre punti e la qualificazione, oltre a essere un'ulteriore riprova di solidità e tenacia di una Lazio che continua a vincere.