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L'Alfa Romeo torna in pista

Una storia gloriosa che inizia con i successi di Farina e Fangio agli albori degli anni 50 e riprende ai giorni nostri, con il trionfale ritorno sul paddock: l'Alfa Romeo, a 30 anni di distanza dall'ultima volta, torna a calcare il palcoscenico della Formula 1, siglando un accordo storico con la casa automobilistica svizzera della Sauber. Un binomio che, letteralmente, verrà tradotto con sotto la denominazione di Alfa Romeo Sauber F1 Team e che, nei fatti, vedrà nuovamente il marchio del “biscione” sfrecciare sui circuiti internazionali del campionato del mondo. Già a partire dalla prossima stagione, dunque, scatterà la partnership tecnica tra i due marchi che, come precisato, sarà di durata pluriennale. Un sodalizio che non si limiterà esclusivamente alle innovazioni tecniche sulle monoposto ma fornirà contribuiti per entrambi anche in altri contesti.

Marchionne: “Passo significativo”

Una notizia certamente importante non solo per il prestigio dell'Alfa Romeo ma anche per quello italiano in pista. Come spiegato dal Ceo della Fiat (nonché presidente della Ferrari), Sergio Marchionne, “l'accordo con Sauber F1 Team è un passo significativo nella ricostruzione del brand Alfa Romeo che, tornando in F1 dopo un'assenza dalle corse di oltre 30 anni, restituisce al campionato uno dei marchi che hanno fatto la storia di questo sport, andando ad aggiungersi ad altre importanti aziende automobilistiche”. Oltre a porre il proprio marchio sui motori Ferrari delle monoposto svizzere, l'Alfa rivestirà il ruolo di principale sponsor tecnico e colorerà le livree delle vetture con i suoi classici colori, ripronendo di fatto nel paddock un revival della Formula 1 che fu.

Ritorno in pista

E chissà che, nello stock di cambiamenti che interesserà la partnership Alfa-Sauber, non ci scappi anche un posto al volante per un italiano: l'indiziato numero uno, infatti, è Antonio Giovinazzi, già protagonista di un paio di gp in questa stagione, in sostituzione dell'infortunato Pascal Wehrlein. Il driver di Martina Franca, secondo i pronostici, si giocherà un posto con Marcus Ericsson, mentre l'altro dovrebbe essere occupato dal monegasco Charles Leclerc, fresco campione in F2. Ma, al di là, della possibile composizione del futuro team, rivedere l'Alfa Rome in gara sarà, in un certo senso, come rivivere i fasti delle competizioni automobilistiche degli albori: due mondiali vinti (1950 e 1952), il primo dei quali ottenuto con l'italiano Nino Farina al volante, l'altro con l'argentino Fangio. Poi un'interruzione dalle corse, dal '52 al '61, anno del ritorno per 8 stagioni da fornitore di motori. Nell'ultimo mondiale, nel 1979, il “biscione” partecipò in qualità di costruttore e fornitore. Poi una prosecuzione fino al 1985 stentata, con nient'altro che due pole position ottenute e nessun gp all'attivo. Ora la grande occasione per una nuova era a tutta velocità.

redazione

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