Ancora un riconoscimento per Claudio Ranieri e stavolta è di quelli prestigiosi. Anzi, a livello capitolino è sicuramente una delle più alte onorificenze: l’allenatore di San Saba, infatti, straordinario protagonista dell’impresa del Leicestr City in Premier League, è stato insignito della Lupa capitolina per mano della sindaca di Roma, Virginia Raggi. L’allenatore romano è stato accolto dagli applausi all’interno dell’Aula Giulio Cesare, in Campidoglio, dove ad attenderlo, assieme ai membri di giunta e del Consiglio comunale, c’erano rappresentanti del Coni, il direttore sportivo dell’As Roma, Ricky Massara, e soprattutto alcuni bambini provenienti dalle scuole calcio, ai quali Ranieri si è rivolto per lanciare il suo messaggio sul valore dello sport e sull’importanza della forza interiore: “Sono orgoglioso che la mia città si sia ricordata di me. Quando giocavo io non c’erano le scuole calcio, c’era l’oratorio – ha detto il mister ai giovani presenti -. Andai a fare due prove alla Roma e venni scartato ma sono una persona caparbia che non si ferma ai primi ostacoli, credevo in me stesso e credevo che nel calcio potevo fare qualcosa. Addirittura cambiai ruolo, perché io entrai nella Roma come attaccante ma vedevo che non facevo gol e quindi piano piano arretrai, giocai terzino e dopo un anno esordii in serie A”.
Una carriera, quella di Ranieri, che ha certamente raccolto maggiori consensi una volta che, dal terreno di gioco, ha dirottato i suoi interessi e il suo talento sulla panchina essendo, come da lui stesso affermato “un giocatore normale. Adesso che sono allenatore direi quasi mediocre. Però non mollavo: iniziai la mia carriera come dilettante da allenatore e sono arrivato dove sono arrivato. Perciò voglio dire a voi: non arrendetevi. Se qualcuno vi scarta vivete i vostri sogni perché saranno la vostra forza per tutta la vita”.
Da calciatore onesto a tecnico di spessore, la sua lunga esperienza sportiva lo ha portato a confrontarsi con le più disparate realtà calcistiche, affrontando sfide sempre nuove e arrivando a conoscere mondi diversi, capaci di offrire sempre nuovi stimoli, fino al trionfo con il Leicester. Insperato, inatteso ma, senza alcun dubbio, meritato: “Questo testaccino doc – ha spiegato la sindaca Raggi presentando l’allenatore – ci ha fatto capire che è possibile raggiungere qualsiasi risultato. Quello è lo spirito della Capitale che deve essere di esempio a tutti. A lui va il nostro ringraziamento”.
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