Spiritualità

San Benedetti Menni, il restauratore dell’Ordine Ospedaliero

San Benedetto Menni, sacerdote religioso dei Fatebenefratelli, fondatore della Congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù, nasce a Milano l’11 marzo 1841, muore a Dinan il 24 aprile 1914.

Vita

Conosce i “Fatebenefratelli” quando nel 1859, come volontario, trasporta nel loro ospedale i soldati feriti nella battaglia di Magenta. Rimane affascinato dalla disponibilità verso i malati dei religiosi ospedalieri, e decide di seguire la loro via. Entra nell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio e il giorno della professione promette: “Signore, desidero lavorare per il mio Ordine fino all’ultimo respiro”. In seguito è ordinato sacerdote.

Pio IX lo incarica di restaurare l’Ordine Ospedaliero in Spagna dove è estinto dicendogli: “Va’, figlio mio, nella Spagna con la benedizione del cielo per restaurare il tuo Ordine nella stessa sua culla”. E gli dà anche alcune norme di comportamento che Benedetto segue fedelmente: “Vita perfettamente comune, molto povera, molto casta e molto obbediente”. Dopo aver riorganizzato l’Ordine in Spagna, lo riorganizza anche in Portogallo e Messico.

Nel 1881 fonda la Congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù con l’aiuto di madre Giuseppina Regio, con la finalità di assistere in modo particolare le malate di mente. Riesce a creare ventidue grandi centri tra asili, ospedali generali e ospedali psichiatrici.

Tornato a Roma viene nominato dalla Santa Sede visitatore apostolico di tutto l’Ordine e due anni dopo Generale. Dopo alcuni mesi rinuncia all’alta carica, viene mandato a Parigi dove viene colpito da paralisi. Poi è trasferito a Dinan, dove per un secondo attacco cerebrale, muore.

Pensieri e insegnamenti

“Diffidare di se stessi, avere fiducia in Gesù e gettarsi tra le sue braccia”.

“Pregare, lavorare, patire, soffrire, amare in Dio e tacere”.

Morte

La sua salute, già compromessa da una vita tutta consacrata all’amore verso il prossimo e tanti disagi, declina rapidamente. Deve essere aiutato a reggersi in piedi e deve essere imboccato. Chiede i Sacramenti degli Infermi. Muore santamente recitando giaculatorie.

Tratto dal libro “I santi ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi

Luigi Luzi

Recent Posts

Hamas accetta la tregua ma Israele non si ferma

Punto di svolta nel conflitto tra Israele e Hamas: il gruppo palestinese ha infatti accettato…

6 Maggio 2024

Strage sul lavoro in Sicilia: morti cinque operai

Tragedia in Sicilia, dove cinque operai sono morti calandosi in un tombino nella città di…

6 Maggio 2024

Argentina 78: la gloria e la macchia

Calcio e società non vanno a braccetto in Sud America. Fanno parte l'uno dell'altra, quasi…

6 Maggio 2024

Esonda un altro fiume: oltre 220 morti per le inondazioni in Kenya

Le alluvioni nel nord-ovest del Kenya hanno costretto migliaia di famiglie a lasciare le proprie…

6 Maggio 2024

Papa: “Grazie per la presenza e il servizio della Guardia Svizzera”

Papa Francesco, durante un'udienza con il Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, ha esortato i giovani…

6 Maggio 2024

Von der Leyen: “Ue e Cina hanno un interesse congiunto alla pace”

Ursula von der Leyen, dopo l'incontro trilaterale con Emmanuel Macron e Xi Jinping, ha sottolineato…

6 Maggio 2024