Già dal VII secolo la liturgia orientale e occidentale tratta dell’assunzione corporea di Maria in cielo. Il dogma dell’assunzione della Beata Vergine Maria è proclamato solennemente da Pio XII nel 1950. Maria non deve attendere come le altre creature la fine dei tempi per avere anche la redenzione corporea, anche perché il peccato non ha mai offuscato la sua anima. L’assunzione di Maria si configura come una partecipazione alla risurrezione di Gesù e un’anticipazione della risurrezione di tutti i seguaci di Cristo.
“L’Immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come regina dell’universo, perché fosse più pienamente conformata al Figlio suo, il Signore dei dominanti, il vincitore del peccato e della morte” (Lumen gentium, 59). E’ impensabile che il Figlio, che è Dio e che quindi può tutto, possa lasciare la Madre, che gli ha dato il corpo umano, andare in preda alla corruzione!
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi
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