In occasione della prima Giornata Mondiale delle Bambine proclamata dall’ONU per l’11 ottobre 2012, Terre des Hommes ha lanciato la Campagna “Indifesa” per garantire
alle bambine di tutto il mondo istruzione, salute, protezione da violenza, discriminazioni e abusi. Con questa grande campagna di sensibilizzazione Terre des Hommes ha messo al centro del proprio intervento la promozione dei diritti delle bambine nel mondo, impegnandosi a difendere il loro diritto alla vita, alla libertà, all’istruzione, all’uguaglianza e alla protezione. Tutto ciò a partire da interventi sul campo volti a dare risultati concreti per rompere il ciclo della povertà e offrire migliori opportunità di vita a migliaia di bambine e ragazze nel mondo.
Nel 2020 sono state 1.260 le bambine e 1.117 i bambini che hanno subito violenze in famiglia che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Rispetto al 2019 si registra un aumento del 13% dei minori vittime del reato di ‘maltrattamenti contro familiari e conviventi’ . “Allarmante” l’aumento delle vittime per tale reato nel decennio 2010-2020 che segna un +137%. E’ quanto emerge dalla decima edizione del Dossier Indifesa 2020 [qui il testo integrale, ndr] di Terre des Hommes, i cui dati sono stati elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale.
Nel 2020 il numero di minori vittime di reato è calato, passando da 5.939 a 5.789 (-3%), ma alcuni reati hanno avuto un incremento notevole, complice il lockdown. In un anno in cui i reati telematici sono cresciuti del 13,9% anche la detenzione di materiale pornografico realizzato utilizzando minorenni è in forte aumento, con un balzo del 14% delle vittime minorenni, e addirittura del 525% su 10 anni (2010-2020). Sono alcuni dei dati contenuti nel dossier Indifesa di Terre des elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale.
Al contrario la pandemia ha reso più complicata l’intercettazione di altre forme di reato, in particolare, a calare sono i casi di abuso di mezzi di correzione o disciplina (-36%), quelli di prostituzione minorile (-34%), gli atti sessuali con minorenni di anni 14 (-21%), i casi di corruzione di minorenne (-16%,) e quelli di violenza sessuale (-13%). Marcata la differenza di genere: la maggioranza delle vittime sono infatti bambine e ragazze, con una percentuale che arriva addirittura al 65% dei casi.
Un dato tra i più alti mai registrati in questi dieci anni da Terre des Hommes, con punte dell’89% per i casi di violenza sessuale aggravata e dell’88% per quelli di violenza sessuale, subita l’anno scorso da ben 488 bambine e ragazze in Italia.
Ma anche tra le mura domestiche, con il 53% dei casi di maltrattamento di bambine e ragazze. La Lombardia si conferma come la prima regione d’Italia per numero di minori vittime di reato (963 nel 2020), seguita da Emilia Romagna con 705 vittime, Sicilia (672), Lazio (464), Veneto (443), Toscana (392), Piemonte (364) e Campania (360). In tutte la componente di genere femminile è prevalente.
Sempre la Lombardia ha il triste primato di minori vittime dei reati di maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali, rispettivamente con 367 e 108 vittime. Ad aver registrato il maggior numero di omicidi volontari sono invece Campania e Piemonte, ciascuna con 3 vittime.
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