Opinione

M5S, siamo diversi, anzi no!

Ecco un’altro forte segnale della marcia del Movimento cinque stelle verso la normalità: il voto di ieri e oggi degli iscritti ‘grillini’ a mezzo piattaforma ‘Rousseau’, per stabilire la possibilità di avvalersi del terzo mandato per i consiglieri comunali e per sciogliere l’altro nodo politico di potersi alleare con altri partiti tradizionali nei governi nazionali, regionali, comunali.

Non mancano le polemiche da parte di militanti e di alcuni personaggi in vista del movimento, ma il solo fatto di metterlo ai voti la dice lunga sulla molto probabile decisione già avvenuta. Non è un caso che ogni quesito posto attraverso la piattaforma Rousseau da parte di chi comanda davvero, ha dato sempre esiti positivi.

Ancora risuonano nelle nostre orecchie, le colorite affermazioni di Beppe Grillo che affermava con enfasi la loro diversità dai professionisti della politica, della indisponibilità a mischiarsi con gli altri partiti, per tirare avanti fino alla vittoria finale, alla specchiata onesta ed alternatività al sistema dei partiti.

Sono passati appena pochi anni ed ecco che anche il M5S si è secolarizzato. Potrei portare a sostegno di queste tesi molti fatti avvenuti che lo comprovano, ma non mi interessa affatto muovere critica per la critica. Mi interessava più farlo prima contro la inaccettabile sfrontatezza manifestata contro chiunque avesse potere e rappresentasse altre culture e posizioni politiche.

Sinora costoro si sono auto proclamati senza macchia alcuna, al punto di sentirsi in diritto di prendersela con chiunque. Come se bastasse urlare nelle piazze: “onesta! onesta!”. Quanti italiani sicuramente delusi dall’andamento a dir poco insufficiente della nomenclatura politica italica, sono stati spinti dai grillini ad assumere comportamenti aggressivi quando non oltraggiosi a mezzo social ai danni di chiunque, con la ‘piattaforma’ probabilmente in affiancamento?

Mi interessa invece più che altro questa situazione di normalizzazione, in quanto penso che un soggetto politico così importante, per giustificare la sua esistenza nell’agone politico, dovrà tirar fuori il meglio di se per poter competere con le altre forze in campo.

Penso che è un bene se dovesse essere costretto dai fatti a darsi una filosofia economica e politica più precisa, darsi un criterio di selezione della propria rappresentanza con molta più cura di prima, coltivare le alleanze con più responsabilità per renderle più durature. Insomma sarà costretto ad eccellere nella normalità. Se dovesse accadere questo, penso che allora si che i 5stelle potranno consolidarsi come partito di governo, ed il paese giovarsene. Vedremo come andrà a finire!

Raffaele Bonanni

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