In questo periodo storico estremamente difficile occorre che, chi di dovere, prenda decisioni miranti a tutelare ancora di più le persone con disabilità e fragilità, affinché si generi un impatto positivo a breve e a lungo termine sulla vita di chi, ogni giorno, deve fronteggiare una difficoltà. È quindi necessario che, tutte le istituzioni, insieme alle associazioni e al mondo del Terzo Settore, agiscano con forte impegno per creare servizi più inclusivi per giungere all’uguaglianza di opportunità e, nello stesso tempo, combattere l’isolamento e l’abbandono. In particolare, bisogna intervenire con forza sul fronte del diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità, per far sì che, si giunga finalmente ad un nuovo paradigma di inclusione basato sulla piena autodeterminazione, la quale dovrà rappresentare il fulcro di ogni futura azione in materia di tutela e incremento dei diritti dei più fragili.
In altre parole, serve che, in questo delicato momento, tutti i soggetti che possono agire in favore delle persone con disabilità e dei rispettivi caregiver, diano prova di una maggiore prossimità perché, solo agendo in totale sinergia e concordia, si può dare vita ad un futuro migliore nel quale, chi è più fragile, possa essere messo al centro della società e dell’azione del sistema di welfare e tutela.
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