Noi siederemo ad uno stesso banco riordinando i libri a quando a quando, e
rileggendo un compito, e guardando sul tavolino un grande foglio bianco…
Marino Moretti, Compagni di banco
Questi versi sono molto attuali in un anno scolastico in cui abbiamo ritrovato i compagni di banco di banco dopo l’allontanamento causato dalla pandemia. Il poeta li scrisse ripensando in modo quasi nostalgico al tempo della scuola, ma per noi suonano come un desiderio finalmente realizzato. La convivenza con il virus e la DAD ci hanno resi fisicamente delle isole, tuttavia ci siamo sforzarti per sentirci parte di un unico arcipelago, lontani un metro – o qualche chilometro nelle lezioni a distanza – eppure uniti dallo stesso mare.
Oggi, riordinando i libri ciascuno per sé, possiamo di nuovo incrociare gli occhi complici; rileggendo un compito, c’è solo da orientare lo sguardo nella stessa direzione; e il grande foglio bianco sarà sì protagonista di un compito in classe, ma anche veicolo per avvicinarci tracciando parole, frasi, pensieri, punti interrogativi, emoticon, codici segreti
che la lontananza forse ha affinato. Quel grande foglio bianco è giunto proprio il tempo di scriverlo a quattro mani e un cuore solo!
Fonte Sicilianpost.it
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