Opinione

Come creare l’inclusione di persone con disabilità o malattia rara

Per creare l’inclusione delle persone con disabilità e malattia rara, più che tendere all’uguaglianza, dobbiamo puntare all’equità. Negli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda la comunicazione attraverso i social, sì e teso aggiungere una sorta di omologazione, in altre parole tutti devono fare le medesime cose in egual modo ed omologarsi all’uno piuttosto che all’altro. Ciò, a mio parere, rappresenta il primo grande problema in merito, nel senso che, fin quando si pensa di essere tutti uguali o dobbiamo compiere le medesime cose, risulta molto complicato raggiungere concretamente l’uguaglianza. Invece, se partiremo dai bisogni e dalle caratteristiche di ognuno, cercando di far sì che si possano realizzare, si potrà parlare di equità che, apparentemente, è molto simile al concetto di uguaglianza, ma non lo è in quanto, quando si disquisisce di equità, si parte dal presupposto di dare a tutti le opportunità per cercare di fare cose che possono compiere anche le altre persone, indipendentemente dalla propria condizione, capacità e competenze, attraverso strumenti compensativi.

Il raggiungimento dell’equità presuppone un cambiamento culturale. Bisogna far capire che, ognuno di noi, ha capacità e abilità diverse e con le rispettive peculiarità che devono essere messe in campo e valorizzate. Servono pertanto misure compensative, intese come opportunità normative, grazie alle quali, le persone con maggiori fragilità, possano avere le stesse possibilità degli altri. A tal proposito faccio due esempi: in caso, ad esempio, di una disabilità di tipo motorio, attraverso adeguati strumenti compensativi, si dà la possibilità di accedere a una scuola o ad un museo e, con una disabilità di tipo sensoriale, attraverso tali strumenti, ovviamente di tipologia diversa, si dà la possibilità di leggere, ascoltare e partecipare alle persone non vedenti o non udenti e, di conseguenza, partecipare alla vita sociale a cui si ha diritto. Questi, a mio parere, sono le tipologie di strumenti compensativi da introdurre al fine di raggiungere l’equità di cui abbiamo estremamente bisogno. Oggi invece, purtroppo, stiamo andando verso un mondo tendente all’ugualità, che non serve assolutamente a nessuno ma invece, si sta tralasciando l’equità che serve ad ognuno di noi.

Fortunato Nicoletti

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