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Trattati di Roma, zone rosse, varchi e divieti: il piano sicurezza per il 60esimo anniversario

Divieto di indossare caschi, maschere o passamontagna durante le manifestazioni, 18 varchi di accesso alle zone del centro e organizzazione di zone rosse (pur identificate con “appellativi cromatici” diversi) nei pressi dei principali punti della città interessati dagli eventi: sotto la guida del neo Questore di Roma, Guido Marino, la città si prepara ad accogliere il 60esimo anniversario dei Trattati di Roma, che ricorrerà il prossimo 25 marzo e sarà partecipato da un gran numero di cortei per le strade del centro, per i quali sono attesi anche antagonisti provenienti dall’estero (specie da Grecia, Germania e Francia), con conseguente allerta per la possibilità di infiltrazione di fazioni violente. Durante i cortei saranno vietati petardi, fumogeni e altri oggetti esplodenti, i quali verranno individuati attraverso un sistema di filtraggio su borse e zaini.

Zona blu e zona verde

Un’imponente controffensiva a livello di sicurezza, dunque, quella organizzata dalla Questura che andrà a interessare in particolare due aree rispettivamente definite “zona blu”, in onore della bandiera europea, e “zona verde”: la prima, compresa fra Piazza San Marco, Piazza Venezia, Piazza dell’Aracoeli e il tratto interessato di Via dei Fori imperiali, sarà riservata ai leader politici (con presidi previsti a partire dalla mezzanotte del 25); nella seconda verrà allestita una sorta di zona cuscinetto, senza precludere l’accesso al traffico locale ma imponendovi il divieto di manifestazioni: l’area interessata comprenderà Via Nazionale, Via IV novembre e Via del Tritone, per un tratto compreso tra Piazza della Repubblica e Via del Corso.

Sicurezza in entrata

Durante gli eventi verranno posti, in punti strategici, adeguati e complessi sistemi di registrazione, grazie ai quali sarà possibile sfruttare una rete di videosorveglianza (e riprendere eventuali manifestanti violenti) anche grazie utilizzando gli impianti che, normalmente, presidiano le zone centrali della città. Strettissimi anche i controlli che verranno effettuati nei punti di accesso alle zone sottoposte al regime di massima sicurezza: in realtà, le perquisizioni sono previste già a partire dagli ingressi dei pullman in città dalle principali arterie stradali, al fine di favorire lo svolgimento pacifico dei cortei nelle immediate vicinanze delle sedi del summit Ue (al quale presenzieranno, prima alla Camera poi al Senato, i presidenti dei Parlamenti nazionali degli Stati membri e del Parlamento europeo). Come specificato dalla Questura, i soggetti ritenuti “sospetti” saranno sottoposti ad attenta valutazione da parte degli agenti (circa 3 mila) impiegati per la sicurezza.

redazione

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