Le uniche due cose certe, finora, è che saranno tre e, ovviamente, posizionati in zone della Capitale dove non ve ne siano già: si tratta dei nuovi siti di compostaggio dei rifiuti annunciati dall’assessore all’Ambiente del Comune di Roma, Pinuccia Montanari, durante l’intervento effettuato in mattinata all’Anci. Per il momento non è chiaro dove sorgeranno i nuovi impianti per i quali, come spiegato dallo stesso assessore, è già stato svolto uno studio di fattibilità: “Abbiamo previsto esclusivamente di fare tre impianti di compostaggio aerobico. Abbiamo già individuato i siti e li abbiamo condivisi con i municipi. Alcuni hanno già votato l’approvazione del sito e stiamo aspettando che l’iter sia concluso per renderli pubblici”.
Sul territorio dell’Urbe di impianti di questo tipo ne esistono già quattro, siti in diversi Municipi. E ognuno di questi, nei luoghi dove sorge, ha destato non poche controversie a cominciare dalla polemica sulla saturazione delle vasche, non più di un mese fa riscontrata da un’ispezione dell’Ecomafie negli impianti Tmb romani. Da Rocca Cencia a Salario, passando per i due impianti di Malagrotta, il piano del Comune prevede, come spiegato ancora da Montanari, di inserire i nuovi siti di compostaggio in Municipi che hanno già individuato terreni adeguati per ospitarli: “Non abbiamo alcuna intenzione di usare i territori del Lazio, ma vogliamo raggiungere l’autosufficienza del Comune di Roma. Speriamo che le performance possano essere anche migliori rispetto al piano – ha aggiunto – che è stato fatto con rigore scientifico e anche prudenziale. Investire in inceneritori e discariche è sbagliato. Vorrei interrompere i processi di trasferenza a Fiumicino”. Un altro punto, questo, piuttosto sensibile sulla tematica dei rifiuti, terreno di scontro fra Campidoglio e Regione con un’insistente pressing della Pisana per arrestare l’invio dell’organico nel comune litoraneo.
L’assessore ha specificato che alle circoscrizioni interessate sono stati forniti ulteriori dettagli sui quali, comunque, gli addetti stanno lavorando. Nel frattempo, secondo quanto affermato, verranno istituite nuove isole ecologiche: “Abbiamo già una relazione molto stretta con tutti i Municipi e mettiamo le prime pietre delle quattro isole ecologiche iniziali che in questi mesi abbiamo individuato. Arriveremo non solo alle 33 isole previste, ma vorremmo arrivare a 50. Per farlo è fondamentale il rapporto con i Municipi”. La stessa Montanari, assieme al presidente del Municipio V, Giovanni Boccuzzi, ha ricevuto diverse contestazioni durante un sopralluogo a La Rustica dove una delle isole dovrebbe sorgere. Un progetto concepito e avviato piuttosto in fretta e che, assieme ad altre questioni, ha incontrato il dissenso della cittadinanza, pronta a segnalare (in un’ironica critica cartellonistica) la situazione delle aree verdi del quartiere.
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