Ancora fiamme nel quadrante orientale della Capitale: dopo l’incendio che ha colpito il parcheggio di caravan in zona Colli Aniene, lo scorso 28 giugno, un autodemolitore situato nel vicino quartiere di Pietralata è stato divorato da un incendio di enormi proporzioni, scoppiato poco dopo l’ora di pranzo. A seguito del rogo, due enormi colonne di fumo si sono sprigionate dal sito del deposito, appartenente alla società “Romana demolizioni”, richiedendo un massiccio intervento dei Vigili del fuoco e della Polizia. Per il momento si ha notizia di due persone ustionate, una delle quali trasportata in codice rosso all’Ospedale “Sant’Eugenio”. La seconda, invece, avrebbe riportato ferite meno gravi, medicate in codice giallo presso il “Sandro Pertini”: entrambe stavano lavorando nel deposito al momento dell’incendio, finendo completamente avvolte dal fuoco.
Molti testimoni hanno riferito di aver udito dal luogo del disastro delle esplosioni, probabilmente riconducibili ai motori delle automobili. I pompieri hanno immediatamente predisposto la chiusura delle vie limitrofe, compresa Via di Pietralata (l’incendio si è sviluppato al civico 91), per favorire le operazioni di spegnimento, completate dopo un paio d’ore di lavoro, come confermato dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, recatasi sul posto: “L’incendio che si è sviluppato un paio di ore fa è stato completamente spento – ha spiegato la prima cittadina -, non c’è pericolo per le zone circostanti. Ci sono i Vigili del fuoco che stanno tenendo tutta l’area sotto controllo”.
La sindaca ha anche confermato la presenza dei feriti: “Purtroppo si sono registrati due feriti, uno in codice rosso e un altro giallo. Al momento mi sembra che, dalle rassicurazioni ricevute da Vigili del fuoco e Polizia, la situazione è sotto controllo. L’incendio non si è propagato e non ha provocato danni ulteriori. Non si conoscono ancora le cause, è ancora un po’ presto. Probabilmente verrà aperta un’inchiesta. L’importante è rassicurare la popolazione”. Non ci sarebbe più dunque pericolo di propagazione, come temuto dai residenti delle palazzine vicine (anche se resta l’ovvia preoccupazione per i fumi tossici) e, al momento, sono state avviate le indagini per capire le cause scatenanti del tremendo rogo. Resta il fatto che, solo nell’ultimo mese, sono stati ben 4 gli autodemolitori romani ad andare a fuoco, il primo dei quali in zona Primavalle, lo scorso 1 giugno.
Foto: Ansa
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