Un caffè solidale in occasione della Giornata mondiale della sclerosi sistemica che si celebra ogni 29 giugno. Lo slogan di quest’anno è: “La Sclerodermia non prenderà il mio sorriso”. È una malattia del tessuto connettivo che, a differenza di altre connettiviti, può risultare fortemente degenerativa e sfociare in un processo invalidante che, progressivamente, può provocare danni a diversi organi interni.
Proprio per celebrare la gionata, oggi, sabato 22 giugno, dalle 10, nella sede delle Acli di Roma in via Prospero Alpino 20, prende il via l’iniziativa “Caffè con te – spazio incontro. Uta Charlotte Kuegler, arte terapeuta e artista, Simona Salta, arte terapeuta e giornalista, e Cristina Schillirò, psicoterapeuta, metteranno in campo diversi strumenti durante l’incontro, “dedicato alle persone che desiderano riappropriarsi della propria interezza e ci guideranno attraverso un percorso personalizzato per esplorare le varie modalità di comunicazione”, si legge in una nota. “L’idea è quella di creare gruppi di aggregazione dove ci si possa incontrare e condividere piacevoli momenti insieme sperimentando varie tecniche di arte terapia che possano permetterci di riacquistare la nostra essenza – spiega Simona Salta, volontaria impegnata nell’associazione -. Per questo, abbiamo deciso di organizzare insieme alle colleghe il primo di una serie di appuntamenti per confrontarci, serenamente davanti a un caffè”. “Sabato apriremo la nostra sede – dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia – per avviare una nuova collaborazione su un tema, quello della salute, che ci sta molto a cuore. Mettiamo a disposizione anche tutti gli strumenti che ha disposizione il Sistema Acli Roma, come per esempio l’esigibilità dei diritti, per aiutare le persone che devono far fronte alla malattia e anche i loro famigliari”.
Il 29 giugno, la Lega Italiana Sclerosi Sistemica promuove l’ iniziativa “Caffè con te”- spazio incontro anche a Vercelli. Presso l’Aula Magna dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Vercelli, dalle 9.30 volontari e medici specialisti metteranno in campo diversi strumenti nell’incontro dedicato a pazienti e familiari, un momento di condivisione per garantire ai pazienti e loro familiari l’instaurarsi di una relazione interpersonale e informale e per favorire una più facile accettazione della patologia.
In Italia la scerosi sistemica interessa oltre 25 mila persone, per la maggior parte donne (circa 89% dei casi) e in prevalenza tra i 30 e i 50 anni, con un incremento annuo di un migliaio di nuovi casi. È però considerata una malattia rara e per questo motivo viene troppo spesso sottovalutata, nonostante i rischi che comporta, anche perché i suoi sintomi sono inizialmente molto simili a quelli di altre malattie assai meno preoccupanti in quanto non degenerative. Il fenomeno di Raynaud – mani fredde e polpastrelli violacei – si manifesta come primo sintomo (circa 90% dei casi diagnosticati) di Sclerosi Sistemica insieme ad altri sintomi come le “dita a salsicciotto”, le estremità che hanno spesso la tendenza ad ulcerarsi, l’infiammazione delle articolazioni, la consistenza della cute che diventa rigida.
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