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Dopo le proteste, i senza casa tornano a SS. Apostoli

Sono tornati indietro gli sgomberati che, da agosto, occupano l'atrio della Basilica dei Santi Apostoli: a nulla è valso il presidio allestito in Via Gioacchino Ventura 60, dove si trova l'immobile messo a disposizione dalla Regione per l'accoglienza. Quando i senza casa con le loro masserizie si sono presentati nella zona di Pineta Sacchetti hanno trovato ad accoglierli un cordone di polizia. Le famiglie erano state sgomberate a fine luglio da un palazzo di via Quintavalle, a Cinecittà. “Questi giorni sono particolarmente rigidi dal punto di vista climatico – spiegano – per questo auspichiamo che non si ostacoli ancora l'ingresso dei nuclei nello stabile di via Ventura e che invece ci si adoperi per favorirne l'entrata”. Niente da fare. Alcune donne hanno cominciato a montare tende per accamparsi: “Noi da qui non ce ne andiamo”, avevano dichiarato. Su striscioni e cartelloni improvvisati altri slogan: “Stronchiamo gli sgomberi”, “Case ai poveri”, “Ora le case”. La decisione di tornare sotto il loggiato della Basilica è arrivata assieme all'annuncio di un tavolo di confronto martedì prossimo, al quale però, pare non parteciperanno rappresentanti comunali.

La protesta

“Il messaggio è chiaro – spiega Luca Fagiano del Movimento per il diritto all'abitare – Regione e Comune smettano di portare avanti il balletto di competenze e facciano passare queste persone. Questo immobile era stato promesso loro. Fa freddo e quindi le famiglie non si muoveranno da qui fino a che non sarà trovata una soluzione”.

Insieme ai senza casa persone di altre occupazioni e movimenti. Ma i manifestanti incassano anche la solidarietà di Lucia Ercoli, direttore dell'associazione Medicina solidale, che attacca la “politica sociale” perseguita dalle amministrazioni locali targate Pd e Cinquestelle: “Siamo basiti dal comportamento delle istituzioni di Roma e del Lazio che sulla pelle delle famiglie fragili stanno facendo una squallida campagna elettorale. La vicenda dello sgombero dei nuclei familiari di SS. Apostoli e la successiva impossibilità di entrare nella struttura di via Ventura dimostra come la politica romana dal Pd al M5S sia lontana anni luce dagli ultimi. Roma sta vivendo un momento orribile della sua storia, basti pensare alla vicenda della chiusura degli ambulatori di Medicina Solidale a Tor Bella Monaca fino alla paventata chiusura dell'ostello Caritas di Ostia. Ora quelle famiglie che erano a SS. Apostoli – prosegue Ercoli – sono in mezzo alla strada e con loro donne e bambini. Questo è il segno di misericordia e solidarietà della nostra città. Non ci rimane che fare appello a Papa Francesco  e al vescovo ausiliare e segretario generale del Vicariato, mons. Gianrico Ruzza da sempre vicini ai fragili della nostra città”.

Salvatore Caporale

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