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La figlia dell’ambulante gioca in spiaggia con le altre mamme

Un’Italia che non è indifferente, non insulta, non aggredisce ma che sa essere umana e solidale ancora esiste. E  ha battuto un colpo. Lo ho fatto sulla spiagge della Sicilia, a San Vito Lo Capo, Trapani, dove un gruppo di donne italiane ha tenuto compagnia e giocato con la bambina di una venditrice ambulante africana, mentre lei passava di ombrellone in ombrellone cercando acquirenti per la sua merce. Il post è stato rilanciato dal blogger Lorenzo Tosa e il gesto ha riscosso molta ammirazione sui social.

Il post

A farci  riscoprire questa “Italia, quella bella”, come l’ha definita, è una turista, Desirè Nica, che in un post su Facebook ha raccontato la vicenda. Verso ora di pranzo vede arrivare l’ambulante, una donna con una gran cesta in equilibrio sulle testa e la figlia – “avrà due anni e mezzo, tre al massimo – legata dietro la schiena. Desirè allora si preoccupa di dare qualcosa di fresco da mangiare almeno alla piccola perché, scrive sempre nel suo post, “sta in groppa a sua mamma di chiedo da chissà quante ore”. Lo fa mossa anche da un po’ di senso di colpa per tutte le preoccupazioni quotidiane che spariscono di fronte alla situazione della donna africana e di sua figlia.

Una bella Italia

“Ma non c’è stato bisogno di fare niente”. Continua a raccontare Desirè. A raccontare che altre donne si offrono di tenere la piccola, per consentire alla madre di proseguire senza far patire alla figlia ancora caldo e fatica. “La mamma ha continuato il suo giro per le spiagge, e la piccola ha mangiato insieme a tutti i nostri figli sotto l’ombra del ristorante dello stabilimento, ha giocato sulla riva, ha fatto a gavettoni insieme agli altri bambini della spiaggia”. La viralità del post fatto circolare dal curatore del blog “Generazione Antigone”, ex addetto stampa del Movimento Cinque stelle in Liguria, ha fatto sì che in molti si complimentassero con quelle signore e le ringraziassero per un gesto simile. “Niente di eclatante, solo cuore di mamma”, avrebbero risposto le dirette interessate.

Lorenzo Cipolla

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