Una storia commovente è quella che viene dalla clinica di Bad Aibling, in Germania. Una donna si è svegliata da un coma lungo quasi 28 anni, sentendo la voce del figlio che le era accanto.
Il calvario ebbe inizio nel 1991, quando a seguito di un incidente d'auto Murina Abdulla, questo il nome della donna originaria degli Emirati Arabi, che all'epoca aveva 32 anni, entrò in coma a causa delle ferite riportate nell'atto di proteggere con il corpo il figlio durante lo schianto con un autobus. La donna era in auto insieme al piccolo, che aveva quattro anni, appena uscito da scuola. Lui rimase illeso proprio grazie al sacrificio della mamma. Alla guida dell'auto c'era il cognato della donna, anche lui ferito solo lievemente.
Ora la donna si è svegliata. A darne notizia è il figlio, oggi 32enne, che in tutti questi anni è stato sempre al capezzale della madre senza mai perdere la speranza. In un'intervista al giornale emiratino The National, ripresa dalla Bbc, spiega che “non ho mai rinunciato perché ho sempre avuto la sensazione che un giorno si sarebbe svegliata”. L'uomo ha voluto rendere pubblica la storia per “dire alla gente di non perdere la speranza sui loro cari, non considerarli morti quando sono in uno stato simile“. Il 32enne ricorda bene il momento dell'incidente: “Mia madre era seduta con me sul sedile posteriore, al momento dell'incidente mi ha abbracciato per proteggermi“. Dopo l'impatto la donna fu trasferita in una struttura sanitaria di Londra, dove fu definita in stato vegetativo, in grado di sentire il dolore ma non di reagire. Fu quindi rimandata ad Al Ain, la città degli Emirati Arabi al confine con l'Oman di cui la donna è originaria e dove avvenne l'incidente. Rimase lì per diversi anni, alimentata con una sondina. Nel 2017, grazie al sostegno di un ente governativo degli Emirati Arabi, la possibilità di trasferirsi in una clinica tedesca, dove è stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici ai muscoli e a delle medicazioni per migliorare la sua condizione. Poi un giorno il lento risveglio, pronunciando il nome di suo figlio che le era accanto. “Sognavo questo momento da anni – ha detto Omar, il figlio – sono sempre stato convinto che sarebbe tornata indietro da quel tunnel”. Ora la donna è tornata ad Abu Dhabi, dove segue un iter di fisioterapia. Ma intanto la strada più importante per rivedere la luce l'ha già percorsa.
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