Dieci persone sono state estratte dalla neve che ha travolto l’hotel Rigopiano a seguito di una valanga.
Appena appresa la notizia del ritrovamento alcuni elicotteri con a bordo i medici sono partiti alla volta del Gran Sasso per soccorrere i sopravvissuti e trasportarli nei vicini ospedali di Pescara e L’Aquila . “Li abbiamo trovati sotto un solaio, stanno bene”, ha raccontato un funzionario dei Vigili del Fuoco. Tra le persone estratte, la moglie e il figlio di Giampiero Parete, il primo a lanciare l’allarme allertando il suo datore di lavoro. Il bambino, riferiscono fonti sanitarie, “sorride e sta bene”. Appena messa in salvo, la madre ha detto ai Vigili: “Cercate mia figlia, è nella stanza accanto”. La piccola Ludovica risulta, infatti, ancora dispersa.
Risultano essere in salvo anche tre dei dispersi marchigiani che si trovavano nell’Hotel Rigopiano. Sono Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli, e del loro bambino di 7 anni.
Ma le buone notizie potrebbero non essere finite. I soccorritori avrebbero infatti individuato altri segni di vita tra le macerie dell’albergo. Si tratterebbe di un gruppo di 5 persone.
L’ospedale “Penne” di Pescara ha accolto i primi sopravvissuti. All’interno della struttura sono presenti molti parenti dei dispersi, assistiti da psicologi e sanitari, in attesa di notizie. E ora stanno cercando di capire se qualcuno dei 6 superstiti sia un loro caro. “Ci sono famiglie, genitori di ragazzi, le vittime sono soprattutto giovani – dice il medico rianimatore Vincenzo Di Giovanni – finché non si avranno notizie certe la loro ansia sarà tremenda”.
“Siamo veramente felici di questo ritrovamento delle persone e devo dire che la speranza di trovarne altre non ci deve abbandonare – ha commentato il presidente del Senato, Pietro Grasso -. Speriamo che ci siano delle sacche d’aria che abbiano consentito alle persone di salvarsi. In questo momento l’unico problema è riuscire a salvare le persone. C’è tempo per le polemiche, le indagini e le responsabilità. Per tutto c’è tempo”.
Alessandro Giancaterino è, invece, una delle due vittime accertate della valanga dell’Hotel. Il riconoscimento del corpo è già stato effettuato. Giancaterino era il fratello dell’ex sindaco di Farindola, ed era il capo cameriere del resort.
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