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Taglio dei vitalizi, il Senato annulla la delibera

Non supera lo step della Commissione Contenziosa del Senato la delibera sul taglio dei vitalizi agli ex senatori, che torna al mittente scatenando l’ondata di protesta del Movimento cinque Stelle. Sui cinque votanti della Commissione, la delibera incassa solo tre pareri positivi, mentre i due ad aver espresso riserve (entrambi leghisti) sono stati sufficienti a far sì che il testo si arenasse nel pantano del voto: “E’ stato ripristinato lo Stato di diritto – ha spiegato l’avvocato ed ex deputato Maurizio Paniz -. La delibera è stata annullata perché ritenuta ingiustificata a fronte della giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell’Unione europea, in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato rispettato dalla delibera. In primo luogo non deve essere retroattivo, mentre questo taglio lo era; in secondo luogo non deve avere effetti perenni, come invece li aveva la delibera; in terzo luogo non deve riguardare una sola categoria ma deve essere ‘erga omnes”.

Critica e deriva

Tutt’altri toni sulla sponda M5s: “La Commissione Contenziosa del Senato – ha scritto su Facebook – ha annullato la delibera sull’abolizione dei vitalizi. Ma davvero c’è ancora qualcuno che pensa ai vitalizi nonostante un’emergenza di questa portata? Senza parole. Chi pensa di gioire allora non ha capito nulla. Se ci sono interessi da tutelare sono solo quelli dei cittadini italiani che hanno sofferto per mesi gli effetti di questa pandemia. Abbiamo già abolito i vitalizi e non abbiamo alcuna intenzione di ripristinarli”. Erano stati proprio i pentastellati, nell’ottobre 2018, a ottenere l’approvazione del provvedimento, ed è sempre il M5s che va all’attacco, con il suo capo politico ad interim, Vito Crimi: “La Commissione Contenziosa del Senato ha appena annullato la delibera sul taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto. E’ uno schiaffo a un Paese che soffre. La casta si tiene il malloppo, noi non molleremo mai per ripristinare lo stato di diritto e il principio di uguaglianza. Chi dobbiamo ringraziare per questa operazione, la presidenza del Senato?”.

A questo punto, come spiegato ancora da Paniz, “gli effetti sono almeno tre: il Senato può impugnare l’annullamento all’organismo di secondo grado, che in questo caso è il Consiglio di giurisdizione dello stesso Senato. Vanno risarciti gli arretrati, e la Camera potrebbe subire gli effetti di questa decisione”.

DM

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