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Question time, Speranza: “Test dai medici di base, fondamentali ma in sicurezza”

“L’esecuzione dei test antigenici affidata ai medici di medicina generale diventerà un pezzo fondamentale della nostra strategia”. Torna alla Camera dei Deputati il ministro della Salute, Roberto Speranza, per rispondere al question time sulle disposizioni dell’accordo recepito il 29 ottobre dalla conferenza Stato-Regioni. Tali test, però, “dovranno avvenire in piena sicurezza e stiamo lavorando insieme al commissario Arcuri, affinché, insieme ai test possano sempre arrivare ai medici anche tutti quei dispositivi di protezione che consentiranno l’esecuzione di questo impegno nella massima sicurezza”.

Il titolare della Salute fa il punto anche sull’App Immuni, ritenuta “un pezzo fondamentale e strategico del nostro lavoro“. Al primo del mese di novembre, ha detto Speranza, “risultano al Ministero 9 milioni e 623.822 download, un dato in crescita significativa soprattutto nelle ultime settimane e penso che dovremmo tutti spingere perché questo numero cresca ancora di più. E’ un piccolo atto che invitiamo a compiere come contributo per combattere il virus”.

Speranza: “Supporto telefonico per il tracciamento”

Durante il question time, Speranza ha chiarito che il decreto legge 137 “ha previsto di integrare il sistema di tracciamento regionale della app Immuni con un supporto telefonico nazionale”. Attraverso tale sistema, “gli operatori potranno caricare il codice chiave in caso di positività”. Un servizio per il quale è “delegato la disciplina dell’organizzazione e del funzionamento del servizio al commissario straordinario Arcuri”. Disposizione pensata “al fine di rendere più celere possibile la procedura”. In precedenza, questa funzione era riservata ai dipendenti della Asl. Con il nuovo metodo, secondo Speranza, “abbiamo uno strumento che consentirà un altro punto di accesso per caricare i codici chiave”.

Brusaferro: “Ricoveri? Soglia superata in alcune regioni”

Nel frattempo, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, in commissione Affari sociali della Camera fa il punto sulla situazione ricoveri. Un numero, quello dei ricoverati con sintomi, “che sta crescendo e merita attenzione e lo stesso vale per le terapie intensive”. Parlando dell’occupazione dei posti letto, “alcune regioni hanno superato il cut-off (ossia i valori soglia definiti dal Ministero della Salute, ndr.)”, mentre “altre sono vicine”. Se abbiamo “oltre il 40% di occupazione dei letti di area medica per patologie Covid vuol dire che dobbiamo riprogrammare le attività sanitarie dilazionabili per altre patologie”. In modo tale “da trovare posto e dare priorità ai pazienti con Sars-cov-2”.

Damiano Mattana

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