Primo piano

Rigorosamente Croazia

Una partita costantemente in equilibrio (vantaggio Maeda, pari di Ivan Perisic) non poteva che finire ai calci di rigore. La lotteria ha premiato la Croazia, grazie alle parate di Livakovic e gli errori (tre) dei giapponesi. Decisivo il penalty di Pasalic. Avanza la Croazia.

Le scelte dei tecnici

Giappone in campo con il 4-5-1: Gonda in porta, Tomiyasu, Yoshida, Taniguchi e Nagatomo dietro, Ito, Endo, Kamada, Morita, e Doan dietro, Maeda unica punta. Dalic, tecnico della Croazia, risponde con il consueto 4-3-3: Tra i pali Livakovic, quindi Juranovic, Lovren, Gvardiol e Barisic nei quattro dietro, Juranovic, Brozovic e Kovacic in mezzo, Kramaric, Petkovic e Perisic in prima linea.

Giappone avanti con merito

Non può più essere considerato una sorpresa il Giappone. Entra in campo con la scioltezza e la qualità che gli ha permesso di battere Germania e Spagna e gioca un primo tempo decisamente migliore rispetto ai croati, soprattutto sul piano della qualità, schiacciando gli avversari attraverso il gioco. Di occasioni, i samurai di Moriyasu, ne hanno tante, a cominciare dal colpo di testa di Taniguchi, alto di poco. Qualche errore di troppo in fase di disimpegno, con Tomiyasu che si fa soffiare il pallone da Perisic che però ha finito con il calciare addosso al portiere giapponese. Ma i giapponesi sono superiori sul piano del gioco e della velocità, Ito sfugge via che è una bellezza e la Croazia soffre. Ci prova Kamada, gran destro che si spegne poco sopra la traversa. Il vantaggio nipponico arriva quasi allo scadere: angolo dalla destra di Doan e Maeda in mischia si gira bene e fulmina alle spalle di Livakovic: 1-0 Giappone. Meritatissimo.

Si va ai rigori

Ancora più intrigante la ripresa, col Giappone a provare a consolidare il vantaggio e la Croazia a riprendere la partita. E il pari arriva quasi subito, a firma di Ivan Perisic che gira in rete di testa un cross di Juranovic con palla che si infila nell’angolino: 1-1. E adesso è un’altra partita. Ci prova il giapponese Endo, Livakovic alza sopra la trasversa, poi tocca a Modric misurare la reazione di Gonda che compie un miracolo andando a smanacciare la conclusione mortifera del madridista. Più nulla fino alla fine con Giappone e Croazia che non creano più nulla. E per la prima volta, alla quinta partita degli ottavi, si va ai supplementari. Che partoriscono il nulla. Qualificazione ai quarti affidata ai calci di rigore.

Il dischetto premia la Croazia

Calcia Minamino, debole e centrale: parato. Segna Vlasic. Anche Mitoma si fa parare il tiro da Livakovic, e non sbaglia Brozovic. La riapre Asano perché Livaja spedisce sul palo: 2-1 Croazia. Sbaglia ancora il Giappone con Yoshida e la chiude Pasalic che fissa il punteggio sul 4-2 e porta la Croazia ai quarti.

Massimo Ciccognani

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